Troisi festival, nel nome di Massimo una speranza per giovani con talento


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Massimo-Troisi

Ricordatevi di me. E’ stata questa una delle ultime frasi dette da Massimo Troisi prima di iniziare il viaggio oltre la Terra, quel 4 giugno del 1994.

Il suo essere così speciale, nella vita come in scena, ha reso la sua carriera di attore e la sua storia di amico, familiare e compagno d’amore, il punto di riferimento e di ritrovo artistico ed umano di un infinito numero di persone. Infinito come le iniziative di memoria che nel tempo si sono moltiplicate, nate e scomparse quando la genuinità degli intenti è mancata o venuta meno.

E’ stata una prova difficile e superata, quella messa in atto dal direttore artistico Antonio Parciasepe che, insieme alla presidente della Pro Loco di Morcone, con la direzione musicale di Carmen Rizzello e la consulenza della regista Natascia Bonacci, poco più di un anno fa diedero seguito ad una idea nata in un giorno di pioggia: organizzare un festival nel nome dell’ amatissimo Massimo Troisi con l’intento non solo di alimentare il ricordo ma di sostenere e promuovere i giovani talenti. Un progetto condiviso e sostenuto sin da subito dalla famiglia Troisi, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa proprio perché “si voleva offrire con borse di studio presso scuole prestigiose – secondo le parole della sorella Patrizia –  quella opportunità che sicuramente a Massimo è mancata e che invece è tanto importante quando si muovono i primi passi nello spettacolo”.

mazzi delle pianeEd è stato proprio questo il primo obiettivo centrato: dopo una selezione durata mesi, a Morcone, in questa deliziosa porzione della provincia beneventana,  sono saliti sul palco artisti veramente dotati, impegnati nello studio e in scena, che si sono dati battaglia per arrivare in finale.

Iniziato il 26, il festival si è concluso il 30 agosto con una serata di gala presentata da Emanuela Tittocchia, in un crescendo di emozioni e di assegnazioni di premi.

Il 29 si è tenuta la cerimonia, condotta da Vania della Vidia, per il premio Personalità dell’anno 2013, attribuito a professionisti che per i loro meriti e in vari ambiti, hanno dato lustro al nostro Paese: per la Medicina e il Sociale, il dott. Stefano Battista –  Presidente di Euro Emergency;per il Sociale, Don Antonio Mazzi; per il Giornalismo e l’Informazione, Claudia Marchionni, giornalista del TG 5 e Valentina Bisti, giornalista del TG 1 – Uno Mattina; per la carriera, il cantautore Gatto Panceri eil maestro Gianni Mazza; per lo Spettacolo e la televisione, l’attrice e presentatrice Emanuela Tittocchia, per lo Sport il premio alla memoria del giocatore e allenatore calcio Carmelo Imbriani; per la Produzione e talent scout, Giuseppe Sergianni; per Autore televisivo, scrittore e procuratore artistico legale, Cataldo Calabretta, Tina Vannini per il premio Arte e imprenditoria femminile e Francesco Vitulano per il premio Conduzione Radiotelevisiva locale e lo spettacolo.

I vincitori di concorso sono stati Fabrizio Caperchi per la fotografia, Gisella Farinini per la pittura e Micol Graziano per la categoria giovani scrittori.

premiati troisi festivalIl Premio Troisi New Talent ha visto Mariangela Calia con il monologo “Coincidenze” di Lella Costa vincitrice nella categoria attori, Laura Leo con la sua interpretazione di “Simply the best” di Tina Turner come cantante e Vincenzo Comunale, diciassettenne napoletano, che si è esibito con Una famiglia quasi tradizionale.

Il Premio della Critica, attribuito dai giornalisti presenti per la sua voce potente e pulita, è stato assegnato a Marida Longo che, nonostante la sua bravura, non era riuscita a passare il turno nella competizione.

Il premio Lab a Roberto Calvo, sulla scena con il tipico discorso dello schiavo di Silvano Agosti, ha impressionato la commissione per la sua crescita artistica all’interno del Laboratorio Troisi.

I premi alla Carriera sono andati a Renato Scarpa, al fianco di Troisi ne Il postino, Carlo delle Piane, Wanda Pirol, Flavio Bucci, Vivì Tonini e al musicista Adriano Pennino.

Per il Premio New Generation, un affollato parterre di vincitori: per la categoria attori, a Laura Schettino, che da dicembre sarà nelle sale cinematografiche con l’ultimo film di Pieraccioni; Marco Todisco più volte a teatro al fianco di Brignano e a Ilaria de Laurentis attrice di fiction. Il Premio Popular Actor è stato vinto dal cabarettista Nino Taranto e dalle attrici Iris Peynado, al fianco di Massimo Troisi in Non ci resta che piangere, Serena Rossi, Marina Pennafina e Euridice Axen, volti noti della televisione.

Per  la categoria registi un premio è stato assegnato anche a Giuseppe Marco Albano, che presenterà il suo ultimo cortometraggio Anna al Festival di Venezia.

Nonostante il ricordo e le immagini tratte da interviste, film e spettacoli televisivi che si sono intervallate nel corso delle cinque serate, il Troisi festival non è mai sceso nella retorica e nella banalità dei racconti di chi ha avuto il piacere di conoscere o di lavorare con l’attore partenopeo. Anzi: tutti i contributi video hanno sottolineato l’importanza, tanto cara a Massimo, di rimanere con i piedi per terra, di continuare a guardare il mondo con l’incanto di un bambino ma anche con il disincanto dell’adulto, di fare ognuno la nostra parte, qualsiasi sia il ruolo che abbiamo deciso di avere nella vita. E questa grande squadra organizzativa, in cui tutti hanno brillato per efficienza e disponibilità, lo ha dimostrato in prima persona offrendo dei contenuti di spessore con una semplicità e una professionalità sempre più rara e preziosa. Una buona ed indiscutibile premessa alla prossima edizione che si troverà a celebrare il ventennale dalla scomparsa.

Luigi Troisi, che della giuria dei nuovi talenti è stato il presidente, ha salutato il pubblico con una grande verità che si è respirata in questi giorni di manifestazione: “ Il cuore di mio fratello Massimo ha smesso di battere diciannove anni fa, ma con gioia vedo che continua a vivere in quello di tante persone”.

Lavinia Macchiarini

 

 



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