Hesse e la letteratura universale

Una piccola grande guida della letteratura universale: un volumetto di 130 pagine con una raccolta di scritti di Hermann Hesse (insignito del premio nobel nel 1946) dedicati alla letteratura di ogni tempo.

E’ così semplice il definire e il raccogliere quei libri indispensabili da tenere in una buona biblioteca? La risposta è no, ovviamente. La soggettività insita nell’argomento è imprescindibile. Tuttavia, l’infinita cultura dello scrittore tedesco, “l’uomo che ha letto tutti i libri”, supera la peculiarità della lettura legata al parere ad personam.

La possibile riserva di soggettività sulle scelte dello scrittore è ben compensata dai tratti lineari e limpidi – tipiche dell’uomo saggio e sapiente – con cui ci guida nelle scelte di quei testi così inevitabili da tenere, leggere e rileggere per possedere una buona biblioteca.

Credo che il libretto “Una biblioteca della letteratura universale” pubblicato da Adelphi nella collana “Piccola Biblioteca”, rappresenti un dono universale per tutti gli amanti della letteratura che ammirino o meno Hermann Hesse.

Non solo consigli sui titoli ideali ci dispensa Hermann Hesse. Ci parla della “magia del libro”, in tutti i suoi aspetti: il rapporto con i libri, lo scrittore, il poeta, il leggere e il possedere libri. Un’articolazione completa che non può che allietare e alimentare i cultori del libro e della lettura.

Hesse scrive: “La vera cultura non è quella che mira a un dato scopo, ma, al pari di ogni ricerca della perfezione, ha il suo significato in se stessa”. Questo libro va perfino oltre tale definizione di cultura, perché supera i generi conosciuti poiché di genere universale e perché ha la sua cultura in sé e intorno a sé: è un elevarsi inversamente proporzionale alle sue dimensioni di libretto, è un “bibliotecario” fedele e prodigo di consigli, è un libro al di sopra delle parti culturali, umile e schietto come l’amico da consultare in ogni eventualità.