I bassi fondi del barocco, la Roma del vizio e della miseria. In mostra a Parigi


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anonyme-homme_faisant_le_geste_de_la_fica-2-150dpiParigi.  Sbarca al Petit Palais la mostra “I bassi fondi del barocco, la Roma del vizio e della miseria” che rimarrà in esposizione fino al 24 maggio.   Questa volta non si tratta della Roma sfarzosa del Seicento, ereditiera dell’antichità, al servizio del potere trionfale dei Papi. L’ambizione di questa singolare esposizione è di far emergere, per la prima volta, il rovescio della medaglia, la Roma “burina e comune”, quella dei vizi e degli eccessi, fatta di bieco desiderio e povertà, quello dei bassifondi, delle taverne, dei luoghi di perdizione, che fu all’origine di una produzione artistica inedita e stupefacente. La mostra presenta circa 70 dipinti maggiori realizzati a Roma durante la prima metà del XVII secolo da artisti provenienti da tutta l’Europa, tra cui  Simon Vouet a Claude Lorrain, Jan Miel, Sébastien Bourdon, Leonaert Bramer, Jusepe de Ribera, Pieter van Laer, da Bartolomeo Manfredi a Valentin de Boulogne.

Il pubblico potrà scoprire nelle Grandes Galeries i dipinti dei più grandi pittori Caravaggeschi, dei principali paesaggisti italianizzanti e dei Bamboccianti, araldi della rappresentazione della vita comune di Roma e della campagna circostante. Quadri, disegni, stampe provenienti dai più importanti musei europei, ma anche opere che fanno parte di collezioni private, raramente esposte in pubblico.

 



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