Viti e Vigne. La Storia del vivaio Meier


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FeldLa nascita del vivaio Meier risale risale al 1921. Con grande impegno personale Albert Meier ha contribuito al successo dell’innesto delle viti. Grazie ad una tecnica di innesto coscienziosa e attenta nella selezione dei migliori cloni è riuscito a ottenere rapidamente piante innestate di buona vigoria e sanità. Il vivaio, nel giro di due generazioni, ha sviluppato una società conosciuta a livello nazionale che si è rapidamente espansa. Oggi l’alto livello generale della viticoltura svizzera si basa in larga misura sulla meticolosa selezione e sul miglioramento clonale. I terreni di Würenlingen offrono condizioni ideali per la coltivazione di vigneti per i nuovi portainnesti. La produzione annua è di circa 700.000 piante innestate e radicate. L’assortimento comprende tutte le varietà di vini riconosciuti a livello internazionale, ma si continua ad esperimentari nuovi cloni con varietà nazionali svizzere e varietà straniere interspecifici resistenti a malattie fungine. Ci aiuta Pierre Thomas a capire meglio la filosofia aziendale del vivaio di Andreas Meier. La sua collezione arriva a circa 220 varietà. Andreas Meier, 53 anni, è anche un produttore di vino, 12 ettari. Poi ha una terza attività che lo porta vinificare i vini di dodici produttori di vino venduti con il marchio Besserstein.(www.besserstein-wein.ch).

MDVS 5Nel vivaio Meier si seleziona in particolare il Pinot Nero. Sei varianti, dove il prestigioso Kloster Sion Reserve è inserito nella MDVS. Per i bianchi, sei sono i vitigni prestigiosi molto ben conosciuti in Svizzera: Riesling-Silvaner (in realtà il Müller-Thurgau), Chardonnay, Sauvignon Blanc, Gewürztraminer e due Pinot, grigio e bianco. Molti altri incroci e sperimenti vengono realizzati con grande perizia. Tra i bianchi: Bacchus, Doral, Muscat Olivér, Räuschling, Scheurebe, Heida e Marsanne blanche. Tra i rossi: Carminoir, Diolinoir, Dornfelder, Garanoir, Malbec, Weinsberg, Dakapo, Zweigelt, Chambourcin, Regent e Siramé.

Fonte: Simpatico melograno – Rocco Lettieri



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