3 aprile: 91 anni fa nasceva Marlon Brando


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“Ho finito per passare la vita a cercare di conoscere me stesso. Ma un uomo ha paura quando si trova faccia a faccia con se stesso”.

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L’eroe di “Fronte del Porto” (1954), de “Il Padrino” (1972) e di “Apocalypse Now” (1979). Marlon Brando, Jr. nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924, è il maggiore ispiratore dei più celebri attori del secondo Novecento. E’ lui infatti che influenza artisticamente uomini del calibro di Robert De Niro, Al Pacino o Sean Penn. Carismatico, eclettico, poliedrico e talvolta discusso, Brando è oggi considerato, grazie alle sue strepitose performance, uno dei più talentuosi attori di tutti i tempi e della storia del cinema mondiale. Otto candidature agli Oscar e due vittorie (1955 e 1973); 42 film all’attivo, molti dei quali veri e proprio capolavori. Affascinante, provocatore, attento alle problematiche della società civile, come la sua personale lotta a sostegno dei nativi d’America, creano attorno a questo illustre personaggio un alone di leggenda che si promana anche tra i suoi colleghi e profondi estimatori.
Questa icona da ribelle e duro del grande schermo gli rende merito già agli inizi della sua carriera e la notorietà oltre confine con la “statuetta d’orata” alzata in cielo dopo l’interpretazione in “Fronte del Porto”. La consacrazione a “grandissimo” della storia avviene con gli “Ammutinati del Bounty” del 1962 e tre capolavori degli anni 70; “Il Padrino” di Francis Ford Coppola”, “Ultimo tango a Parigi” accanto alla Schneider di Bernardo Bertolucci e l’ennesimo Kolossal di Coppola; “Apocalypse Now”.
Le incredibili trasformazioni psicofisiche degne di altissimo spessore professionale trascinano Marlon Brando nell’olimpo delle stelle di Hollywood; dal boss per antonomasia di cosa nostra, all’uomo in preda alle sue frustrazioni, dal colonnello in crisi nelle giungle indigene, al latin lover “sciupa femmine”.
Tre mogli, diversi figli, proprietario di isole nella meravigliosa Polinesia Francese, una vita privata a dir poco movimentata, insomma, un personaggio che riesce a far parlare di se come pochi altri. Anche per questo il suo nome, la sua vita privata, il suo stile davanti alla macchina da presa e il suo fascino, si legano indelebilmente al mito che rappresenta.
Mentre l’uomo muore a causa di una crisi respiratoria, il 1 luglio 2004 in California, la sua ineguagliabile fama, il suo splendore recitativo e la sua titanica genialità, non tramonteranno mai.

Mirko Crocoli (da XX Secolo)

 

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