Natale, la mappa dell’abbuffata


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Sul podio salgono Usa, la coppia Uk-Irlanda e la Francia. Agli ultimi posti si collocano invece Repubblica Ceca, Lituania e Giappone. L’Italia si posiziona dodicesima, una ‘dignitosa’ metà classifica. L’argomento sono le calorie del pranzo di Natale nei 28 Paesi in cui si celebra la festività. A disegnare la ‘mappa dell’abbuffata’ è Wayne Osborne, medico del portale treated.com.

Stando a questo giro del mondo fra le calorie, gli americani il 25 dicembre ingerirebbero in media quasi 3.300 calorie a testa, seguiti a ruota da inglesi e irlandesi. I francesi, invece, si fermano poco oltre le 3.200. I più salutisti, con 1.400, sono i giapponesi che a Natale abbandonano bacchette e sushi per un pasto americano da Kfc (Kentuchy Fried Chicken), diventato una vera e propria tradizione. E nel Belpaese? Durante il pranzo natalizio si mangia per 2.721 calorie a testa.

“Il Natale è certamente una grande celebrazione. Ciascuna famiglia ha i suoi rituali e sono sicuro di parlare a nome di molti quando dico che l’evento principale è il pranzo del 25 dicembre – riferisce Osborne al ‘Daily Mail’ che riporta il lavoro – Nel Regno Unito lo prendiamo terribilmente sul serio. La preparazione inizia molto presto la mattina del giorno di Natale, ma ordini e acquisti degli ingredienti possono cominciare anche settimane prima. Ognuno ha la propria interpretazione di ciò che dovrebbe finire sul tavolo dei festeggiamenti ed è un argomento su cui ho visto accendersi molti dibattiti – continua il medico – Tuttavia, qualunque siano gli ingredienti, un aspetto che quasi tutti i pranzi festivi britannici hanno in comune è il loro alto contenuto calorico”.

Il periodo natalizio è considerato in molte culture un momento in cui concedersi qualche ‘strappo’ a tavola e diminuire l’attività fisica, complice l’atmosfera festosa. Osborne avverte che “consumare grandi quantità di grassi e alimenti zuccherati in un breve periodo di tempo è dannoso per la salute”. Pressione e colesterolo alti, diabete di tipo 2 e obesità “sono tutti conseguenze possibili delle cattive abitudini alimentari persistenti’.

Poco importa che il pranzo di Natale capiti solo una volta l’anno e che raramente rifletta le abitudini alimentari di un individuo. “A una persona di circa 70 kg – ricorda il medico – servono più di 14 ore di camminata e 4,5 di jogging per bruciare un pasto di 3.289 calorie”, proprio la quantità ingerita da un inglese o un irlandese durante il pranzo di Natale.

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