La Baia di Ieranto, la dimora incantata delle Sirene


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Italia, Massa Lubrense (Napoli)  –  Un luogo dove la natura ha donato la massima rappresentazione della bellezza, dove la sacralità degli dei si somma a scenari mozzafiato non è poi così facile mettere in dubbio ciò che le leggende narrano E proprio in quella grotta scavata nelle rocce della costa meridionale della penisola sorrentina, si racconta che le sirene costruirono la loro dimora e, ancora oggi, è possibile sentire l’eco del loro canto che risuona al ritmo della risacca. C’è chi è convinto che il ternime ‘Ieranto’ non derivi dal greco “ierax”, che indica il falco che ancora oggi nidifica nella zona, ma da “ieros”che significa sacro,  facendo riferimento alla Baia come sede del tempio delle Sirene. Per la verità la leggenda sembra ammantare ogni angolo della Baia di Ieranto, a Massa Lubrense, luogo di incontaminata bellezza situato di fronte ai Faraglioni di Capri nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.

L’area è stata donata al FAI nel 1986 e si estende per 49 ettari nell’entroterra, coprendo cinque km di costa. Il comprensorio è suddiviso in due  aree distinte: quella rocciosa e ripida  che si chiude con Punta Campanella, e quella  del promontorio dai pendii più digradanti, che si estende dalla sommità di Montalto, per concludersi verso il mare aperto a sud ovest con Punta Penna.
A metà distanza da Punta Penna, il promontorio di Montalto si addolcisce in una piana naturale che prosegue in una distesa artificiale creatasi grazie all’attività della cava di Ieranto, da cui si estraeva roccia calcarea.

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