A Verona in mostra i dipinti dedicati a Francesco I d’Austria


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francesco daustria

Verona – Giovedì 28 aprile alle ore 11.00 al piano terra della Biblioteca Civica di via Cappello 43, nella sala b, è stata inaugurata l’esposizione definitiva di tre dipinti di grandi dimensioni dedicati alla figura dell’imperatore Francesco I d’Austria (1768-1835), che arrederanno nei prossimi anni la stessa sala b, assieme a tre stampe relative al sovrano, appartenenti alle collezioni civiche.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Direzione Musei d’Arte Monumenti e la Biblioteca Civica nell’intento di restituire alla visione e all’interesse del pubblico opere che non trovano spazio nelle esposizioni museali permanenti, arricchendo di arte e di storia gli spazi della Biblioteca.

Negli ultimi anni, le tele sono state oggetto di manutenzione. La più grande, dipinta da Francesco Boldrini e raffigurante Francesco I che riceve i rappresentanti delle Province Illiriche, è stata appositamente restaurata per l’occasione dalla ditta Egidio Arlango, con la supervisione della Direzione Musei d’Arte Monumenti, grazie anche al finanziamento di Fondazione Città Italia.

Questa sala monografica su Francesco I d’Austria nell’arte veronese racconta come le esigenze tradizionali di celebrazione istituzionale del sovrano favorirono la produzione di ritratti dell’imperatore e di dipinti in ricordo delle cerimonie pubbliche presiedute dal monarca, soprattutto in occasione della sua visita alla città nel 1816 e della sua presenza al Congresso di Verona nel 1822.

Ecco le opere esposte nel dettaglio.

Francesco I nella pittura veronese

Saverio Dalla Rosa, L’imperatore Francesco I d’Austria indica gli Statuti cittadini, con l’Arena sullo sfondo, 1816
olio su tela, cm 256 x 190, inv. 5734 1B1407 Direzione Musei d’Arte Monumenti

In occasione della visita di Francesco I d’Austria a Verona nel 1816, il pittore Saverio Dalla Rosa (Verona 1745-1821) eseguì un «ritratto ad oglio, al naturale, di sua maestà l’imperador Francesco I […] per l’imperiale regia cesarea delegazione» su commissione del barone Paolo De Lederer, Consigliere di Governo. Dalla Rosa ricorda nel suo libro dei conti che il 27 marzo 1816 riuscì a disegnare un ritratto del sovrano dal vero, mentre l’imperatore pranzava con una figlia, con il granduca di Toscana e con il duca di Modena. L’imperatore è effigiato in piedi, a fianco del trono, mentre indica un tavolo con i simboli del potere (lo scettro, la corona, il globo) e un leggio con gli Statuti di Verona (Statuta Veronensia). Una loggia sullo sfondo si apre alla veduta dell’Arena. Il trono, coperto da una tenda, mostra dei supporti a forma di leone alato e lo schienale dipinto con l’allegoria della Giustizia (una figura femminile con la spada e la bilancia).

 

Santa Cappanin, L’imperatore Francesco I d’Austria consegna i premi agli scolari del Ginnasio, 1821 o 1822
olio su tela, cm 275×172, inv. 44373 1C4000 Direzione Musei d’Arte Monumenti
iscrizione, in basso: SANCTA CAPPANIN PINGEBAT JOANNE BAPTISTA CONATI PRESBYTERO R. GYMNASII PRAEFECTO ANNO MDCCCXXI

Durante la permanenza a Verona per il Congresso del 1822, Francesco I visitò anche le scuole pubbliche, tra cui il Liceo Ginnasio (attualmente Liceo Maffei). Il quadro memoriale fu dipinto dalla diciannovenne Santa Cappanin (Verona 1803-1860), allieva del pittore Agostino Ugolini, diventa poi nel 1828 suora nell’ordine delle Sorelle della Sacra Famiglia. Il quadro presenta l’imperatore in trono mentre consegna un ramoscello d’alloro a sei studenti del ginnasio. Tre alunni mostrano dei materiali per lo studio: una carta geografica del Lombardo-Veneto, un astrolabio e un manuale di arte retorica (Artis rethoricae elementa). A fianco del trono, la figura allegorica di Minerva, con la civetta sul capo, simboleggia la virtù del sapere e della saggezza. La tecnica ingenua e la spontaneità psicologica della pittrice sposano la semplicità del messaggio: ricordare la benevolenza del sovrano e instillare la devozione per l’impero austriaco.

 

Francesco Boldrini, L’imperatore Francesco I d’Austria riceve i rappresentanti di Croazia, Slavonia, Dalmazia e di altre province illiriche, 1822,
olio su tela, cm 423 x 380, inv. 1148 1B2185 Direzione Musei d’Arte Monumenti

Il 18 novembre 1822, durante il Congresso di Verona, l’imperatore Francesco I d’Austria e il cancelliere principe Clemens von Metternich ricevettero a palazzo Erbisti i rappresentanti di alcune province illiriche. Il pittore Francesco Boldrini (Vicenza 1762 – Milano 1825), già allievo a Roma di Antonio Canova, fu chiamato a dipingere un quadro memoriale forse su commissione della stessa famiglia Erbisti. Come fosse un moderno fotoreporter, chiamato a riprendere una cerimonia in atto, Boldrini si trovò a comporre attorno all’imperatore in trono – coperto da baldacchino e affiancato dalle allegorie dei fiumi di Vienna e Verona (Danubio e Adige) – una raccolta di ritratti dei presenti, definendo i volti come figurine applicate, con le facce fissate a seconda della disponibilità dei presenti a farsi effigiare o del recupero di loro immagini tra i repertori. Sono spia di questo modo di procedere due o tre ritratti rimasti da definire e appena abbozzati. Metternich è a destra del sovrano. Nella delegazione si riconoscono il conte Eugen Wrbna von Freudenthal, gran ciambellano (l’ufficiale in primo piano con la fascia rossa) e il generale Ignàcz Gyulay, banno di Croazia, Dalmazia e Slavonia, che lesse un discorso in lingua latina (il personaggio con un foglio in mano). L’uomo con la benda dovrebbe essere il generale Adam Albert Graf von Neipperg. Si tramanda che l’imperatore fosse seduto sulla stessa poltrona utilizzata per la visita a Verona di papa Pio VI nel 1782, che si conserva nelle collezioni civiche, ma Boldrini dipinse uno scranno piuttosto diverso da quello del pontefice.

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