I Giardini di Villa Borromeo Visconti Litta
La vicinanza con Milano ha contribuito a rendere la Villa luogo di villeggiatura preferito da molte nobili famiglie, ma anche sede di feste, ricevimenti, luogo di studio e laboratorio di idee, accogliendo letterati, artisti e poeti.
Ideatore dell’intero complesso fu il Conte Pirro I Visconti Borromeo il quale, ispirandosi alle ville medicee toscane, verso il 1585 diede una funzione prevalentemente ludica al suo possedimento agricolo lainatese. Singolare figura di mecenate milanese, si avvalse della collaborazione dei migliori artisti attivi in area lombarda e intorno alla Fabbrica del Duomo di Milano per trasformare la proprietà di Lainate in un luogo di delizie, in cui lavorarono l’architetto Martino Bassi, gli scultori Francesco Brambilla il Giovane e Marco Antonio Prestinari, i pittori Camillo Procaccini e Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone. Il Conte fece realizzare i giardini e costruire il Palazzo delle Acque, conosciuto come Ninfeo.
Dopo diversi passaggi di proprietà, dai Litta ai Weill Weiss, nel 1970 il Comune di Lainate acquistò l’intero complesso e diede inizio ai primi interventi di restauro.Da alcuni anni la Villa di Lainate Litta è tornata a vivere e oggi il visitatore può ammirare nel Palazzo del Settecento le sale affrescate, tra le quali spicca quella decorata da Giuseppe Levati, i balconcini dei musici nella Sala delle Feste e gli ampi soffitti affrescati nel palazzo del Cinquecento.Lo spettacolo continua all’esterno con i giardini all’italiana, le settecentesche fontane di Galatea e del Nettuno e il parco con 820 alberi di 56 specie diverse.
Ma la vera sorpresa è il Ninfeo, luogo di frescura di grande fascino e suggestione che, proprio per la ricchezza di decorazioni e di spettacoli idraulici, è considerato l’esempio più importante e significativo dell’Italia settentrionale. L’edificio, realizzato tra il 1585 e il 1589, è costituito da stanze completamente decorate a mosaico di ciottoli bianchi e neri e ciottoli dipinti a tempera, una vera e propria unicità nella storia delle realizzazioni a mosaico a noi note. In alcuni di questi ambienti si possono ammirare spettacolari giochi e scherzi d’acqua, completamente ripristinati. Passeggiare in questi luoghi significa lasciarsi stupire dall’incanto di una Venere o di Mercurio, da figure mitologiche realizzate a mosaico, da uno spruzzo improvviso che coglie il visitatore più curioso o da incantevoli zampilli, azionati ancora oggi da abili, ma nascosti fontanieri.
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