Settimana della cucina italiana nel mondo: “Le Cesarine” invitano il mondo a casa loro


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Domenica 20 novembre, nell’ambito della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, presso Eataly Downtown di New York “Le Cesarine” presentano il progetto Home Food. Cene, pranzi, corsi di cucina rigorosamente fatti in casa, nel segno dell’accoglienza e della tradizione cucinaria del territorio

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Bologna  Su invito dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Home Food “Le Cesarine” farà parte del fitto e prestigioso programma che animerà a New York la “settimana della cucina italiana nel mondo”, illustrando attuale attività e futuri sviluppi domenica 20 novembre alle 15.00 presso Eataly Downtown.

Home Food “Le Cesarine”, associazione nata a Bologna nel 2004 con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna e dell’Università di Bologna, si occupa di tramandare di generazione in generazione la tradizione cucinaria dei nostri territori, riscoprendo e salvaguardando anche i cosiddetti cibi dimenticati. Si parte dall’idea che il prodotto tipico senza la cultura cucinaria della tradizione non raggiungerebbe la perfezione: il cibo tipico è fortemente caratterizzato dalla appartenenza territoriale. E chi sono i depositari dell’antico sapere della nostra cucina? Le famiglie italiane. Le Cesarine organizzano quindi eventi cucinario-gastronomici prevalentemente presso le loro stesse case ed eccezionalmente in luoghi a vocazione culturale come musei, o dimore storiche.

Antiche eppure moderne le Cesarine si trovano tutte sul portale www.cesarine.it dove è possibile scegliere il “percorso” che si preferisce. Non c’è un vero e proprio menù, ma un percorso, appunto, che va dall’illustrazione storica di specifiche ricette e piatti tipici alla spiegazione dei procedimenti di preparazione, per terminare con la degustazione dei piatti ottenuti, presentati secondo la successione richiesta dalla tradizione storico-gastronomica considerata.

Prenotazione e pagamento avvengono direttamente sul portale e Home Food srl, gestore della piattaforma, provvede a rimborsare le Cesarine. Questo perché la casa di una Cesarina non è un ristorante domestico ma fa parte di una Associazione che coordina da anni un progetto culturale e cucinario che, partito dall’Emilia Romagna, si è esteso su tutto il territorio nazionale.

L’Associazione conta oltre 200 Cesarine (e Cesarini, ci sono anche uomini), che aprono la loro casa per ospitare turisti e non. Dal 2004 ad oggi sono state ospitate dalle cesarine migliaia di persone, di cui circa l’80%  stranieri (americani in testa, poi tedeschi, giapponesi, scandinavi, olandesi, francesi…). La fondatrice, Egeria Di Nallo, antropologa, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Bologna, è stata fra le prime a considerare l’ambiente una risorsa preziosa e esauribile. Per lei il cibo tradizionale è una ricchezza delle civiltà perchè esprime una sedimentazione di piaceri e esperienza tanto in chi lo cucina quanto in chi lo consuma.

Perché Cesarine? In omaggio a tutte quelle zie, nonne, dade dai nomi antichi, a volte anche improbabili che hanno allietato i sapori della nostra infanzia.

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