Nel 2017 uno straordinario palmares di mostre


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Ricchissimo il palmares delle grandi mostre nel 2017, per lo più ispirate all’arte del ‘900 e alle Avanguardie. Mentre per il contemporaneo c’è l’attesa della 57/a edizione della Biennale di Venezia ‘Viva Arte Viva’, curata da Christine Macel.

Giovanni Boldini, ritratto della principessa Radzwill. Olio su tela 82 x 91 cm

La nuova stagione espositiva inizierà prima del solito, con una importante rassegna, intitolata ‘Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento’ e allestita dal 21 gennaio all’11 giugno a Brescia, a Palazzo Martinengo, in cui saranno esposte oltre cento capolavori. L’esposizione racconterà la straordinaria stagione artistica italiana del XIX secolo, attraverso 100 capolavori dei maggiori esponenti del neoclassicismo, del romanticismo, della scapigliatura, dei macchiaioli e del divisionismo, da Canova ad Appiani, da Hayez a Cremona, da Fattori a Inganni, da Segantini a De Nittis, da Zandomeneghi fino a Boldini.

Il percorso espositivo si aprirà con Amore e Psiche, capolavoro di Antonio Canova, che incarna i canoni dell’estetica neoclassica. Attorno alla scultura ruoteranno alcune delle tele più rappresentative di autori neoclassici tra cui Andrea Appiani, pittore prediletto da Napoleone, capace di evocare la sublime grazia raffaellesca nella splendida tela Venere allaccia il cinto a Giunone. Quindi, la sezione dedicata al romanticismo vedrà come assoluto protagonista Francesco Hayez di cui verrà presentata la Maria Stuarda sale al patibolo, capolavoro di tre metri per due, che giunge eccezionalmente a Brescia. Accanto ad altre opere di Hayez quali la Vergine addolorata e il Ritratto del principe Barbiano di Belgioioso, saranno esposti dipinti dei principali autori romantici come Giuseppe Molteni, Enrico Scuri, Giacomo Trecourt, Carlo Arienti e Giuseppe Carnovali detto il Piccio, la cui pittura anticipò gli esiti dei maestri della Scapigliatura alla quale sarà dedicata la terza sala, dove spiccheranno le tele di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni e Mosè Bianchi.  Mentre a Milano si affermavano gli scapigliati, a Firenze, negli stessi anni, si faceva largo un gruppo di giovani e agguerriti artisti che, per reagire alla stanca pittura insegnata nelle accademie, diede vita al movimento dei macchiaioli capitanato da Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini, qui presenti con alcune delle loro opere più famose.
Il 9 febbraio sarà invece la volta di un indimenticato maestro del contemporaneo, Renato Mambor, padre del concettuale, le cui opere (a due anni dalla scomparsa) saranno riunite nella retrospettiva ‘Connessioni invisibili’, dal 9 febbraio alla milanese Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Refettorio delle Stelline.

E se dall’11 febbraio ai Musei di San Domenico di Forlì sarà di scena ‘Art Deco’, un tuffo (raro quest’anno) nello splendore rinascimentale sarà costituito da ‘Giovanni Bellini e i Belliniani’, che a Conegliano (Treviso), Palazzo Sarcinelli, dal 25 febbraio al 18 giugno celebrerà il quinto centenario della morte del maestro veneto, tra i più grandi del suo tempo. A Milano ecco il secondo ‘900 con ‘Keith Haring. About art’, a Palazzo Reale dal 20 febbraio al 18 giugno, una mostra che ripercorre l’intera vita artistica dell’artista newyorkese con una vastissima selezione di opere provenienti da tutto il mondo.

A Roma, l’Anfiteatro Flavio celebrerà se stesso con un’esposizione, lì allestita dal 23 febbraio, dal titolo ‘Colosseo. Un’Icona’. E, dopo pochi giorni, sempre nella capitale, nel Complesso del Vittoriano prenderà il via la stagione primaverile con Giovanni Boldini, il più famoso e apprezzato de ‘les Italiens’, i cui capolavori saranno allestiti nella sede espositiva romana dal 4 marzo. Nella stessa data, a Piacenza, tra il Duomo e Palazzo Farnese, rivivrà il ‘600 emiliano del Guercino in un unico percorso tra sacro e profano.
Di particolare rilievo la possibilità di visitare la cupola della cattedrale che ospita lo straordinario ciclo di affreschi realizzato dal pittore di Cento. Dall’8 marzo al 2 luglio a Palazzo Reale di Milano arriverà una delle mostre di maggior rilievo dell’anno. Si tratta di ‘Manet e la Parigi moderna’, in cui i capolavori del maestro francese saranno affiancati da quelli di Renoir, Degas, Cezanne (tutti prestigiosi prestiti del Museo d’Orsay), a sottolineare la concezione innovativa dell’arte di Manet, divenuto a ragione un caposcuola.

A Milano, da 15 marzo al 2 luglio, il Mudec renderà omaggio a Kandinsky con un’inedita mostra ‘site-specific’, mentre il 16 marzo, a Genova, sarà la volta di ‘Modigliani’, che a Palazzo Ducale racconterà il percorso creativo del maestro livornese attraverso le tappe principali della sua carriera breve e feconda. Il 18 marzo, alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), prenderà il via ‘Depero, il mago’, più di cento opere tra dipinti, tarsie in panno, collage, disegni, abiti, mobili, progetti pubblicitari. Ancora Avanguardie, con Mirò da aprile a Bologna, negli spazi di Palazzo Albergati, e ‘Picasso-Parade. Napoli 1917’, prestigiosa esposizione articolata dal 10 aprile al 10 luglio tra Capodimonte e l’Antiquarium di Pompei, che, come quelle dei mesi successivi, celebrerà i cento anni dal viaggio in Italia del maestro spagnolo. Nel milanese Museo del Novecento e Gallerie d’Italia approderà quindi dal 12 aprile ‘La riscoperta dell’America. Gli Stati Uniti nell’Arte italiana dal Futurismo alla Pop Art’.

Nella Stessa data, a Venezia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, verrà inaugurata la più significativa retrospettiva dedicata ad Alighiero Boetti degli ultimi anni, dal titolo ‘Alighiero Boetti: Minimo Massimo’. Ed ecco, dal 13 maggio sulla laguna l’evento più atteso: alla Biennale la 57/a edizione della Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo ‘Viva Arte Viva’, curata da Christine Macel.

Nello stesso periodo, a Roma, il Maxxi proporrà ‘The Place to Be’, il nuovo e importante riallestimento della collezione permanente.

Tra gli appuntamenti più importanti del nuovo anno non mancherà a Pistoia, Capitale italiana della Cultura 2017, dal 16 settembre negli spazi di Palazzo Fabroni la rassegna ‘Marino Marini. Passioni visive’, che si propone come la prima, organica retrospettiva sul maestro pistoiese. Il 21 settembre, Roma ospiterà invece la seconda mostra dedicata al genio di Picasso, allestita alle scuderie del Quirinale. Intitolata ‘Pablo Picasso tra Cubismo e Neoclassicismo’, l’importante esposizione fornirà un resoconto completo del complesso rapporto di Picasso con l’Italia, dalle suggestioni neoclassiche ispirate alla scultura antica e al Rinascimento romano, fino alle tentazioni realiste conseguenti alla scoperta della pittura parietale di Pompei.

Si intitolerà ‘Dentro Caravaggio’, la mostra presentata dal 28 settembre al 29 gennaio a Palazzo Reale di Milano, che proporrà in una prospettiva nuova e inesplorata gli anni della straordinaria produzione artistica di Michelangelo Merisi.

Bisognerà infine aspettare il 10 novembre per ammirare l’ultima mostra incentrata su Picasso e ospitata a palazzo Ducale di Genova, mentre a Roma, al Complesso del Vittoriano, torneranno le cromie e la luce di Claude Monet.

 



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