L’Olanda “adotta” le bellezze di Roma


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L’Olanda sostiene le bellezze della capitale Italiana grazie ad un gruppo di mecenati che ha deciso di finanziare il restauro delle due fontane della città di Roma dopo i danni provocati dagli hooligans olandesi alla Barcaccia.

fontana delle api

Fontana delle Api

Roma – La Fontana delle Api e di Viale Tiziano ritroveranno il loro splendore originario. Oggi, giovedì 9 marzo, infatti, parte il cantiere della famosa fontana a forma di conchiglia ideata da Gian Lorenzo Bernini, mentre il prossimo 13 marzo verrà avviato quello della Fontana di Viale Tiziano. Entrambi gli interventi di rispristino, sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, sono resi possibili dalla generosità di alcuni mecenati olandesi: le società Koninklijke Woudenberg e Meesters In del gruppo Janssen-de Jong e l’Associazione “Salviamo la Barcaccia”, che ha raccolto dei fondi da parte di persone private e giuridiche, il Celeanum Gymnasium di Zwolle ed il blog/piattaforma crowdfunding “Scusa Roma”. Koninklijke Woudenberg ha anche ricevuto dei fondi da un gruppo di imprenditori di Rotterdam, interamente destinati ai due progetti di restauro per Roma Capitale.

 Insieme hanno deciso di finanziare i lavori di ripristino come generoso gesto simbolico verso la città di Roma dopo gli atti vandalici compiuti il 19 febbraio 2015 da alcuni tifosi olandesi, in città per la partita di calcio tra Feyenoord e A.S. Roma, alla fontana della Barcaccia. L’importo complessivo dei due interventi è stimato in oltre 100.000,00 euro.

 Per la Fontana delle Api, il cui ultimo restauro risale al 2000, la durata dei lavori è stimata in circa 60 giorni e prevede la pulitura delle superfici, il consolidamento delle fessure, la realizzazione di nuove stuccature, il trattamento protettivo della pietra e la revisione dell’impianto idrico.

fontanatiziano_roma Più complesso e di più lunga durata (stimate circa 240 giornate lavorative suddivise in più fasi) l’intervento di ripristino per la Fontana di Viale Tiziano. Pur essendo stata oggetto di diverse operazioni di manutenzione in tempi recenti, non ha mai subito un vero e proprio intervento di restauro dall’epoca della sua costruzione. Il monumento inoltre, nella notte tra il 6 e il 7 marzo 2015, in seguito a un violento temporale, è stato danneggiato dalla caduta di grande pino marittimo che ha investito in pieno l’area della fontana, demolendo porzione della seduta circolare e gran parte del balaustro centrale del manufatto. In particolare, il bacino intermedio della fontana si è staccato di netto dal fusto portante, frantumandosi in svariati pezzi non più ricomponibili; il fusto stesso si è gravemente deformato e lesionato.  L’urto ha compromesso la stabilità dell’intero gruppo centrale della fontana, procurando lesioni anche al supporto del catino ovale superiore, sebbene quest’ultimo non sia stato direttamente danneggiato dal crollo del pino. Gli elementi maggiormente danneggiati dal crollo e non più recuperabili – catino centrale e parte del fusto – saranno ricostruiti in Olanda sulla base della documentazione esistente.

 

La storia delle fontane

 Fontana delle Api

La Fontana delle Api è un originale fontanile a forma di conchiglia ideato da Gian Lorenzo Bernini nel 1644, su commissione del papa Urbano VIII Barberini. L’opera, realizzata interamente in travertino, è caratterizzata dalla presenza di tre api, animale araldico della famiglia del pontefice, dalle quali l’acqua sgorga e ricade nel catino costituito dalla valva inferiore della conchiglia. Collocata oggi su piazza Barberini all’angolo con via Vittorio Veneto, la Fontana delle Api era in origine posta dall’altro lato della piazza, ad angolo con via Sistina, addossata allo spigolo del palazzo Soderini. Da qui fu smontata nel 1867 per ragioni di viabilità e depositata nei magazzini comunali. Venne ricostruita nella posizione attuale tra il 1915 e il 1916, integrando con fedeltà e con lo stesso materiale dell’originale le numerose parti mancanti.

 

Fontana di Viale Tiziano

La fontana, collocata lungo l’asse mediano dei giardini posti tra via Flaminia e viale Tiziano, venne realizzata negli anni ’30 del Novecento, durante l’urbanizzazione a carattere residenziale del quartiere Flaminio. 

Il disegno si deve all’architetto Raffaele de Vico (1881-1969), al tempo consulente artistico del Servizio Giardini del Comune di Roma, protagonista delle sistemazioni del verde nella capitale a partire dal secondo decennio del secolo scorso e fino al secondo dopoguerra.

La fontana è una copia fedele di una delle due “fontane oscure” di Villa Borghese, ovvero la coppia di fontane collocate nel giardino antistante alla palazzina principale della villa, attuale sede del Museo, realizzate nel secondo decennio del Seicento dal cardinale Scipione su disegno di Giovanni Vasanzio. Rispetto al marmo, al travertino e al peperino del modello seicentesco, la fontana dei giardini di viale Tiziano è costruita interamente in conglomerato cementizio armato con ferro, ivi incluso il giro di sedili che la circonda, anch’esso fedelmente ripreso dal modello di Villa Borghese.

 

 



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