Al Parco della Villa Reale di Marlia


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La Villa Reale di Marlia, è stata, nel corso di molte generazioni e molti passaggi di proprietà, la residenza di nobili famiglie e di grandi mecenati d’arte.

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Capannori Marlia, Lucca –  All’inizio dell’800 la sorella di Napoleone, principessa Elisa Baciocchi, ampliò il grandioso complesso. Modernizzò secondo il gusto della sua epoca l’antico Palazzo Orsetti e le logge anteriori che fungono da entrata, ma lasciò intatti gli splendidi giardini del’700, con il teatro di verzura intagliato nella vegetazione e il Viale delle Camelie, di particolare pregio per le numerose varietà rare risalenti all’800.
Dopo la caduta di Napoleone, i duchi di Parma ed in seguito i granduchi di Toscana entrarono in possesso della villa che, con l’Unità d’Italia, passò a Vittorio Emanuele. Il re la cedette al principe Carlo, fratello dell’ultimo re delle Due Sicilie, il quale poi per poter onorare i debiti del figlio, mise in vendita la villa, all’asta i mobili e fece abbattere molti alberi del parco per farne legname.

53_1-16_6-grotta_pan-16-pgmediaitIl conte e la contessa Pecci-Blunt acquistarono la villa nel 1923 e commissionarono ad un famoso architetto francese, Jacques Greber, i lavori nel giardino: crearono boschi, ruscelli ed un lago che fanno da grandioso, romantico complemento alla serie di giardini classici italiani del tempo degli Orsetti. Tra gli ospiti illustri del passato vann ricordati il violinista e compositore Paganini, esponenti di Case Reali di tutta Europa e il pittore americano John Singer Sargent, che dipinse acquarelli di scene nella villa.

Nel 2015 una giovane coppia, essendosi perdutamente innamorata del complesso ormai trascurato, acquistò la proprietà accettando la sfida di riportare la Villa Reale di Marlia al suo antico splendore commissionando importanti lavori di restauro si degli edifici sia dei giardini.

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Jacques Greber, Architetto del paesaggio.

Jacques Greber (Parigi 1882 – Parigi 1962) matura le sue prime esperienze negli Sati Uniti, è architetto e urbanista e riesce come pochi altri autori contemporanei a fondere la scala urbanistica con quella del paesaggio e del giardino. Greber è capace di studiare l’espansione di Rouen, o Montréal e Québec e di disegnare lo straordinario giardino di casa Serralves in Portogallo.

A Villa Marlia (acquistata dai Pecci Blunt nel 1923) introduce, a fianco del restauro del giardino barocco, elementi contemporanei che attingono con grande libertà al repertorio dell’art déco con influssi arabeggianti. Il giardino sull’acqua con bouganville ed evonimus e la coloratissima piscina costituiscono un unicum nel giardino degli anni Trenta in Italia.

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Grandi Giardini Italiani



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