Osteopatia, una risorsa da non sottovalutare


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In Italia, l’osteopatia non è riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale ma nel mondo risulta essere una pratica attendibile e addirittura l’Oms ha emanato un documento per la formazione in osteopatia. Così molte persone escludono la possibilità di avvicinarsi a questa tecnica senza conoscerne la storia né l’utilità. La pratica della medicina osteopatica iniziò negli Stati Uniti nel 1874 e il termine “osteopatia” fu coniato dal dottor Andrew Taylor Still, un medico dell’esercito US nato nel 1828 nello Stato della Virginia, che dopo aver visto gli orrori sui campi di battaglia e la sua famiglia sterminata dalle infezioni rimase disilluso riguardo alla pratica tradizionale della medicina di quel tempo. Usando un approccio filosofico alternativo, si oppose all’uso dei farmaci e della chirurgia come rimedi, riservandone l’uso ai casi in cui fossero l’unica cura conosciuta per quel determinato disturbo, come un antidoto lo è per un veleno o l’amputazione per una cancrena.

Still era arrivato alla conclusione che il corpo umano è capace di curarsi da sé, e che il compito del medico è quello di rimuovere ogni impedimento alle normali funzioni di ogni individuo.

Ma per saperne di più intervistiamo il dottor Alessio D’Andrea che opera nella zona dei Castelli Romani, in particolare a Velletri:

 

D Che cos’è l’osteopatia?

R Una metodica, una tecnica,  che mira a liberare e a vascolarizzare sempre di più il corpo e a creare un benessere e un equilibrio dal punto di vista muscolo tendineo e strutturale, nonché di creare un’ ottimizzazione che porta al benessere globale della persona.

 

D La sintomatologia si fa sentire quindi quando c’è un disequilibrio?

R Più sintomatologie possono verificarsi quando all’interno della persona c’è un disequilibrio, una disfunzione come viene detto in osteopatia, che può essere emotiva, muscolo tendineo, strutturale, anche associato con posture errate. Il nostro corpo riesce a compensare fino a tre disfunzioni, nel momento in cui subentra una quarta disfunzione il nostro corpo va in difficoltà e si attivano tutte quelle patologie che tutti conosciamo.

 

D In Italia l’osteopatia viene capita o la gente preferisce la chimica?

R Bella domanda questa…in Italia l’osteopatia non ha avuto ancora un riconoscimento ufficiale pur essendoci diverse attività, molte associazioni, e viene considerata un’attività parasanitaria, olistica, paragonabile alle attività messe in campo dagli operatori del benessere in sostanza e invece è una disciplina addirittura riconosciuta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità

 

D E’ una disciplina molto diversa dalla chiropratica?

R diciamo che l’osteopatia e la chiropratica sono sorelle, la chiropratica è nata dalla scissione di due scuole di pensiero e applica la tecnica solo sulla colonna vertebrale. L’osteopata invece lavora su tutto il corpo.

 

D chiunque può sottoporsi a una terapia?

R si, certo, purchè ci si sottoponga a visita medica preventiva e si facciano gli esami necessari per individuare il problema. Non ci sono limiti di età o di condizione.

 

D A quante terapie mediamente ci si deve sottoporre per trovare beneficio? Ad esempio per una sciatica, una cervicale, insomma qualche cosa di non gravissimo a cui tutti noi siamo un po’ sottoposti..

R Dagli studi fatti un trattamento osteopatico corrisponde mediamente a 7/8 trattamenti fisioterapici, in quanto si lavora nella complessità dell’individuo. Con una media di 3 trattamenti distribuiti in 3 mesi, si ottengono buoni risultati

 

D Le terapie possono influenzare anche l’umore?

R certamente si. Io ad esempio ho sviluppato delle tecniche che si praticano in equipe con medici e psicologi, che vanno a stimolare il Sistema Limbico Ipotalamico. Ho scritto anche un libro a riguardo “Equilibrio e metodo per un corpo sano”, non esiste il benessere solo fisico o solo psicologico, non c’è uno senza l’altro in sostanza. Persino nelle sfumature dell’essere umano si può intervenire, come nel caso del miglioramento della voce, una terapia specifica per i cantanti, attori e chiunque faccia un lavoro dove la voce è in primo piano. Questa tecnica porta miglioramenti in tutto il corpo persino alla vista.

Ringraziamo il dottor D’Andrea per il prezioso intervento.



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