Mastru Tanu Bruciaferru. Una storia d’arte, di ferro e martello


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Nella sua bottega artigiana, mastru Tanu Bruciaferru, da tanti anni in attività produttiva, ma prossimo ad andare in pensione, lavora il ferro battuto a martello. Dal padre, di cui è stato valido allievo, ha appreso, personalizzandola, quest’antica arte, che, per mancanza di… “vocazioni”, purtroppo non trasmetterà a nessuno. In quasi quarant’anni di “mastro” nell’arte di utilizzare il ferro, don Tanu ha realizzato (anche se distratto dal lavoro prodotto per il consumismo) lumi, lampadari, lettini, bastoniere, sedie, tavoli, inferriate, fioriere, cornici e altre produzioni di notevole valore artistico-artigianale.

Mentre mostra i diplomi di benemerenza e svariati oggetti, che sono dei veri e propri “tesori d’arte”, mastru Tanu dice che il mestiere si impara giorno per giorno, osservando ed imitando chi da sempre lo pratica, e precisa che la competenza specifica si acquista stando gomito a gomito con il “mastro” artigiano.

Grazie alla sua vena creativa, egli ha trovato nel ferro una miniera inesauribile di possibilità espressive, trasferendo una notevole sensibilità negli oggetti realizzati. Purtroppo è ormai uno dei pochi artigiani depositari della dignità delle antiche scuole d’arte del ferro battuto, che affondano le loro radici in un passato remoto e ricco di gloria artistica.

Ormai i tempi di una volta sono finiti e, oggi, tutto è regolato dalla fretta di imparare, di produrre e di guadagnare; i pretendenti all’apprendistato sono quasi scomparsi sia perché tenere giovani in bottega costa troppo sia perché gli stessi giovani sono attratti da altre attività meno pesanti e/o più remunerative.

Angelo Santaromita Villa



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