Il faro di Capo Ferro, Arzachena (Sassari)


Add to Flipboard Magazine.

Sul promontorio di Capo Ferro si erge solitario l’antico faro che domina il braccio di mare che racchiude le isole dell’arcipelago di La Maddalena e segna l’ingresso orientale delle Bocche di Bonifacio. Intorno solo la costa rocciosa e scoscesa.  Da quel punto la vista rapisce i sensi.  A nord ovest di Porto Cervo,  davanti, vicinissima, è l’Isola delle Bisce, Caprera e più lontana, la Corsica.    Iscritto all’elenco fari con n. 1146,  è stato costruito nel 1858 e la lanterna fu attivata nel 1861.  Si trova ad un’altezza di 52 metri sopra il livello del mare, la sua portata luminosa è di 24 miglia, e copre il settore marittimo da Punta Sardegna a Capo Figari,.   L’immobile è costituito da una torre cilindrica che si eleva da un edificio bianco a due piani ove sono ubicati gli alloggi dei due faristi con le rispettive famiglie.

La sorgente luminosa alimentata a petrolio ad un lucignolo,  nel 1912 venne sostituita da un impianto ad incandescenza a vapori di petrolio e  nel 1938 fu sostituita con una lampada da 1500W elettrica, alimentata da tre gruppi elettrogeni autonomi. Oggi c’è un’ottica rotante da mm 375 di distanza focale al posto della vecchia lanterna e la luce è data da una lampada alogena da 1000W/110V che emette un gruppo di 3 lampi bianchi ogni 15s, alimentata  con sorgente elettrica da rete.
Dal 1984 il sassarese Gianfranco Cuccureddu, insieme a Cosimo Benefico, si occupano del  funzionamento del faro.  Gianfranco lavorava alla SIR di Porto Torres e i fari gli erano già famigliari, essendo genero di un fanalista, e quando si trovò in cassa integrazione fece domanda come guardiano del faro. Vinse il concorso e approdò a Capo Ferro. Anna Grieco, sua moglie, è la figlia dell’ultimo fanalista di Punta Scorno, all’Asinara.

I guardiani del faro vivono da trent’anni sul promontorio e conservano lo stesso entusiasmo di un tempo per il mare e per i fari. Quando dalla finestra della cucina di Gianfranco , esposta a nord, alcune notti si intravede la luce del faro di Punta Chiappa, in Corsica, distante circa 40 miglia, Gianfranco sa che l’indomani ci sarà burrasca da tramontana o da maestrale.

Non è tutto oro quel che luccica ma mai lascerebbero il faro. Per nessun motivo.

  

 

 

 

 

 

 

 

Ringraziamo la Marina Militare per la collaborazione



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati