Renon: vino, castagne e lo spettacolo del foliage


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Meraviglie d’autunno sull’altipiano a due passi da Bolzano: il clima mite e l’altitudine entro i 2mila metri regalano una stagione escursionistica lunghissima. E, per chi vuole unire il bello al buono, da non perdere a ottobre gli appuntamenti con le escursioni guidate dall’ambasciatore del gusto Franz Wenter, oltre al classico Törggelen nelle locande tipiche

L’estate non finisce mai sull’Altipiano del Renon. O meglio: si allunga e si trasforma in un autunno dolcissimo e tiepido, che permette di godersi trekking e passeggiate fino a novembre. Ci troviamo a due passi dal capoluogo altoatesino: meno di dodici minuti da Bolzano a Soprabolzano con la Funivia del Renon per catapultarsi su questo autentico “balcone panoramico” con vista sulle Dolomiti. Uno spettacolo in qualsiasi stagione, ma ancora di più nei mesi autunnali, quando i suoi boschi iniziano a tingersi di mille sfumature tra il rosso e l’ocra: un paesaggio unico, da scoprire con la giusta lentezza percorrendo la sua vasta rete di sentieri (circa 300 km). Tra i più famosi, il “Sentiero del castagno”, che parte da Castel Roncolo a Bolzano e arriva fino a Varna nei pressi di Bressanone (o viceversa), attraversando il Renon: perfettamente segnalato, questo itinerario è una full immersion tra boschi di latifoglie, prati e castagneti secolari che in autunno danno vita a un inaspettato foliage. Lungo la via si incontrano naturalmente agriturismi e locali tipici come ad esempio il Signaterhof a Signato, il maso Rielingera Siffiano, dove si producono vini biodinamici e lo storico maso Zunerhof di Longostagno.

Appuntamenti gustosi
Inutile dire che l’autunno è anche la stagione ideale per concedersi degustazioni di vini e altre specialità del territorio, oltre che per provare l’arcinoto Törggelen: la celebrazione, che affonda le sue radici nel Medioevo e si protrae da ottobre fino all’inizio dell’Avvento, è una vera e propria festa in onore della fine della vendemmia (la parola deriva dal latino torquere, torchiare, e si riferisce alle uve appena pressate).

Oggi l’antica tradizione si rivive andando di maso in maso (o meglio nelle tradizionali Buschenschänke, le tipiche locande contadine) e assaggiando specialità come Speck, Kaminwurzen, castagne arrostite, Schlutzkrapfen, zuppa d’orzo, e ovviamente il vino novello. Sul Renon, in particolare, è possibile rivivere il Törggelen originale presso il maso Ebnicherhof, sotto il paese di Soprabolzano. Tra gli appuntamenti speciali in programma per il 2020, spiccano le due escursioni guidate previste il 2 e il 23 ottobre in compagnia dell’Ambasciatore del gusto altoatesino Franz Wenter: si attraversano i vigneti del Renon e si degustano i bianchi e rossi autoctoni (prenotazione presso l’Associazione Turistica Renon, tel. 0471 356100).

 



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