Ostuni la bianca, imperdibile mix di Meraviglie


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Ostuni (Brindisi) – In questo periodo di pandemia, parlare di Ostuni è significativo. Nella seconda metà del 600 infatti durante l’epidemia di peste nera che si estese in tutta Europa, vennero coinvolte anche le Terre d’Otranto che furono devastate, tanto da rasentare la totale estinzione della popolazione ma Ostuni fu salvata nientemeno che dall’uso della calce viva che limitò la diffusione dei batteri mortali. L’ossido di calcio infatti ha proprietà asettiche e disinfettanti. Da allora la città di Ostuni rimase molto legata alla calce bianca tanto da diventarne un marchio identitario.

Lassù adagiata su tre colline fronte mare (e che mare), tra il Salento e la Murgia barese, splende come un brillante baciato dal sole la bianca Ostuni, piena di fascino e di mistero con il suo borgo antico ricco di viuzze, scalette, chiese meravigliose, panorami straordinari; appena fuori le mura palazzi nobiliari, immensi bouquet di reperti archeologici ovunque, nella città e in campagna dove si trovano masserie originali, autentiche, che detengono patrimoni inestimabili del passato. Ostuni è un racconto, una lunga storia, una città capace di dare emozioni in ogni suo angolo, da ogni inaspettato e meraviglioso belvedere. Chi vuole visitarla e magari far coincidere una vacanza con gli amici, abbiamo individuato un Palazzo nobiliare particolare, di recentissimo restauro, dalle particolarità davvero uniche e con una posizione molto comoda al confine delle mura del borgo vecchio.

Si tratta di Palazzo Rodio, costruito con la pietra locale nel 1852 dal sacerdote e fisico Francesco Greco e successivamente ampliato.  Ha una struttura singolare mantenuta inalterata, i soffitti hanno alte volte a stella, ci sono ampissime suite con tanto di scenografico salone dalla volta affrescata, oltre alla saletta tv, cucina, due stanze, bagno e terrazza. Altre suite più contenute nella metratura ma con particolarità rarissime, ad esempio la stanza del camino che consiste in un appartamento dotato di cucina, camera da letto con all’interno una stanza con il camino, salottino, bagno e meravigliosi terrazzi. Il Palazzo ha una sontuosa e sfarzosa facciata che riporta alcune  massime di Socrate e Platone, sopra l’infisso centrale è riportata l’incisione in greco “Oiax ton Bios nomos Tau” (Timone della vita è la legge di Dio).

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Un grande valore aggiunto per gli ospiti è il progetto “PugliaExperience” che nasce per proporre un turismo esperienziale particolare, originale e di qualità. Un turismo pensato appositamente per fare vivere esperienze uniche, per scoprire quanto di bello la Puglia abbia da offrire di più vero e non creato ad hoc per i turisti.

oltre 4mila anni di vita

“PugliaExperience” vi porterà alla scoperta della storia e della natura vera e solare della Puglia, dell’olivicoltura, della viticoltura, dei percorsi archeologici più antichi. Addirittura si può andare a visitare antiche masserie antichissime come la Brancati che conserva intatte le testimonianze lasciate dalle popolazioni che si sono succedute e, con l’aiuto del proprietario o di guide specializzate, è possibile visitarla e fare insieme un magico viaggio nel tempo per scoprire l’ evoluzione avvenuta nella civiltà contadina e frantoiana dal tempo dei Messapi ad oggi. La visita guidata comincia nell’oliveto monumentale alla scoperta degli esemplari dalle forme scultoree affascinanti, continua nel frantoio Ipogeo di probabile epoca Messapica con macina in pietra, cisterne, camino, scuderia e olivario.

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Si prosegue con il primo nucleo epigeo, risalente all’ XIII/XIV secolo che comprende oltre all’abitazione, al fienile e ai depositi di olive, anche una rarissima piccola scuderia rimasta intatta; l’abitazione del massaro risalente al XVI e XVII secolo; il nucleo della metà del ‘700 con bellissima Chiesetta con tanto di  altare Rococò in pietra, con alloggio dei pastori, ovile, stalle e forno; il frantoio “moderno” risalente al 1880 con annesso il cosiddetto “inferno”, la cisterna, l’alloggio per gli operai attualmente destinato a Museo aziendale della Civiltà Contadina e Frantoiana.

Alla fine un ricordo molto più vicino a noi, una rimessa costruita nel 1940 per il ricovero e le riparazioni della Fiat Balilla e dei primi trattori. Oggi in questo locale, che conserva ancora la botola dove il meccanico scendeva per le riparazioni, si può degustare e acquistare l’eccezionale olio di oliva prodotto in azienda assolutamente biologico.

 

Per ulteriori informazioni potrete rivolgervi a https://www.palazzorodio.it



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