Più caffè meno diabete


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Uno studio finlandese, pubblicato sull’International Journal of Obesity,  evidenzia l’effetto protettivo del caffè nei confronti dello sviluppo di diabete di tipo 2.  I  ricercatori si sono basati sul legame esistente tra il consumo di caffè, lo sviluppo della patologia diabetica e il livello di attività fisica praticata, il valore di indice di massa corporea e il consumo di alcool. Nell’indagine sono stati reclutati più di 10 mila uomini e quasi 12 mila donne finlandesi, di età compresa tra i 35 e i 74 anni, che avessero una storia clinica priva di ictus, coronaropatie e diabete.

Mediante la compilazione di un questionario, si sono raccolte informazioni relative alle abitudini alimentari (riferite in particolare al consumo di caffè, tè e alcool), all’abitudine al fumo, ai fattori socio-economici e alla storia clinica. Da questi studi è  emerso che l’effetto protettivo si esplica indipendentemente dal livello di attività fisica praticato, dall’indice di massa corporea e dal consumo di alcool; infatti, anche in individui obesi e sedentari il consumo di almeno 7 tazze di caffè al giorno è stato associato a un dimezzamento del rischio di diabete di tipo 2.

 



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