Cinema: amore mio! (2)


Add to Flipboard Magazine.

Una scena di Ci sono films e films… Films che si possono guardare agevolmente anche nelle nostre case magari facendo contemporaneamente altre cose e films che avrebbero necessità di essere assaporati nella tranquillità totale di una sala cinematografica.

Questo sarebbe il caso delle pellicole di quel  gigante della cinematografia internazionale che è stato, Stanley Kubrick.

Ma se siete fra quelli che si sono persi i suoi films, non resta altro che affittarli o sperare che qualche emittente televisiva pubblica o privata prima o poi li trasmetta. Ma, please, osservate il più assoluto silenzio e nessuna distrazione: Kubrick ha davvero bisogno di un pubblico concentrato.

Tutti i suoi films sono come immagini scolpite nel tempo ma che conservano, anche negli anni, quella capacità di parlare sempre e comunque al cuore degli uomini e rivederli, oggi, significa constatarne l’estrema attualità ed efficacia.

Ecco, che scorrono nel ricordo le sue principali opere: Dottor Stranamore, Lolita, Arancia Meccanica, Full Metal Jacket , 2001 Odissea nello Spazio fino al suo ultimo capolavoro Eyes Wide Shut con la coppia Tom Cruise e Nicole Kidman.

Quell che è straordinario nelle sue pellicole è la capacità di passare da un soggetto all’altro: dallo storico all’umoristico con cenni di grottesco. Sempre con l’intento di costruire storie che in qualche modo mettano in guardia dalle debolezze e dagli errori, o orrori, che predominano la società umana.

Stanley Kubrick, scrivono gli storici di cinema, sembra sia stato un autodidatta che leggeva di tutto, studiava e si interrogava su tutto per poi riportare tutto in immagini.

Del resto, basta ricordare una sua celebre risposta a chi gli domandava cosa significasse una determinata scena: “E’ un contenuto che non ho mai pensato di formulare in parole.”

E’ significativo tutt’oggi trovare tanti giovani e giovanissimi attratti dal suo linguaggio e dalla sua arte sempre visionaria.

Spesso i suoi tanti estimatori pensano sia stato un peccato che Kubrick abbia girato così pochi films ma, forse, quelli che ha girato basterebbero per giustificare dieci vite ed oltre.

Martin Scorsese, altro mostro sacro, ha scritto di lui: “Basta sentir pronunciare il suo nome o vederlo scritto, perché davanti agli occhi si spalanchi il mondo intero.”

Un mondo vasto, misterioso, ambiguo, spaventoso, carnale, ossessivo e sempre estremamente affascinante.

Insomma, Stanley Kubrick  con la forza visionaria della sua fantasia, la sua grande conoscenza dell’utilizzo tecnico ed artistico dell’immagine è riuscito a produrre capolavori assoluti ed indimenticabili che rimarranno per sempre nella storia del cinema di tutti i tempi e nel cuore di molti, che come me, lo adorano.



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati