Donne all’altezza.


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Adoro gli accessori e mi soffermo spesso ad ammirare le scarpe, le amo affusolate, sinuose e che rapiscano lo sguardo. Una scarpa di ottima fattura la si riconosce dalle cuciture, diritte e precise, dall’attaccatura alla suola che deve essere impeccabile, senza sbordature, collante a vista e antiestetiche grinze. Ma anche dal tacco, gioia e dolore di ogni donna, estensione tangibile e materiale del nostro ego, trampolino per la nostra determinazione. Con un tacco ti senti più importante, più autorevole, dominante.

Lo sapeva anche Re Sole che passeggiava munito di scarpe con il tacco a rocchetto e di immancabile suola rossa ( che sia stato un avo di Louboutin ?) e quei pochi centimetri, l’ego regale, lo hanno davvero esaltato.

Il tacco non è adatto a tutte le donne, non per l’accessorio in sé, ma per il solo fatto che non tutte  hanno il portamento idoneo. Assistiamo ogni giorno a spettacoli di funambolismo traballante, favolosi 12 cm che oscillano pericolosamente con scosse telluriche che farebbero rabbrividire la scala Richter. Perché sprecare lo charme di una falcata sicura a favore di qualche decina di millimetri  in più? Perche assomigliare a giraffette metropolitane quando non si riesce a fare un passo più lungo di 15 centimetri? Solo Sayuri in “Memorie di una geisha” aveva motivo per farlo.

Il tacco è un alleato fedele ma bisogna sceglierlo, amarlo, adattarlo al nostro corpo e al nostro deambulare. Ci deve proiettare verso l’Olimpo delle donne alte  e non direttamente nella prima aiuola in cui ci imbattiamo. Il rapporto altezza-larghezza è una regola aurea che varia,  ognuna di noi ha numeri diversi, basta cercarli e testarli. Anche l’orologio è una componente importante perché il tacco a stiletto  è piuttosto inopportuno al mattino ( a meno che si stia rientrando da una festa della sera prima), diciamo che la sua altezza è direttamente proporzionale all’orario , fermo restando che una scarpa bassa può essere perfetta anche per la sera. L’invito è quindi quello di approfittare del potere del tacco, è un artificio che gli uomini ci invidiano tant’è che si prodigano a compensare con scarpe dalla suola mastodontica  oppure con il sotterfugio di alzatine interne. Deve diventare un alleato di potere, uno strumento di seduzione, mai dovrebbe mortificare la nostra camminata o il look, indipendentemente  dalle tendenze moda.

Simona Carcano

 

 



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