Letto per voi: La vita immortale di Henrietta Lacks


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Ci sono storie che ti entrano in testa e poi sotto la pelle e infine segnano il tuo destino, sono loro che scelgono te per essere raccontate. Sembra essere questo il movente che porta la giornalista Rebecca Skloot a trascorrere un decennio della sua vita a inseguire i pezzi di una delle pietre miliari della medicina, la linea cellulare HeLa, così chiamate dal nome della donna da cui sono state prelevate, Henrietta Lacks. Alla fine degli anni Quaranta Henrietta scopre di avere un tumore alla cervice uterina che farà curare al Johns Hopkins, poco prima della sua morte vengono prelevate e coltivate e dimostrano di avere qualità eccezionali di replicazione e resistenza. La linea cellulare si dimostra praticamente immortale e dà il via ad una lunghissima serie di sperimentazioni che porteranno a importanti ricerche scientifiche come il vaccino per la polio. Le cellule vengono spedite a chiunque ne faccia richiesta, nei laboratori di tutto il mondo, poi coltivate su larga scala e commercializzate, ancora oggi molte ricerche vengono effettuate proprio su HeLa. In tutto questo però Skloot vuole ricostruire la storia della donna da cui provengono e della sua famiglia che dalle cellule non avrà mai nemmeno un dollaro. Anno dopo anno l’autrice scopre aspetti inquietanti che attengono sia alla proprietà del corpo umano, alla sua brevettabilità che ad una lunga serie di sperimentazioni effettuate su persone di colore a basso reddito alle quali non viene chiesto alcun consenso e che vengono trattate, sostanzialmente, come cavie umane. In questo libro straordinario il livello umano si intreccia magistralmente alla spiegazione scientifica e alla impietosa analisi sociologica di un’America in cui i neri non hanno diritti.

Skloot sente parlare di HeLa per la prima volta a 16 anni, durante un corso di recupero di biologia, il suo insegnante racconta che le cellule ebbero un ruolo in mille ricerche: dall’herpes alla leucemia, dal Parkinson alla longevità, sino ad essere sparate nello spazio per valutarne il comportamento. La studentessa torna a casa con domande come: ‘di dov’era? Aveva figli? Sapevano quanto fossero importanti le cellule?’ ma nessuno riesce a darle una risposta mentre le cellule tornano continuamente ad ossessionarla nei suoi studi. Solo da adulta decide di ricostruire la vera storia della donna ‘immortale’ con una lunga ricerca di una famiglia strana e straordinaria al tempo stesso.

Quattrocento pagine che raccontano almeno sessant’anni della storia della medicina.

 

Rebecca Skloot

La vita immortale di Henrietta Lacks

Adelphi

2010

409 pp.

Euro 26,00



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