Borghi d’Umbria. Ecco Deruta, regina della maiolica


Add to Flipboard Magazine.

imagesIl borgo è soprattutto noto per la ceramica artistica. Valido baluardo di Perugia, Deruta ha l’aspetto severo e fortificato di tanti altri castelli della regione. Oscure le origini di questo piccolo centro, che non raggiunge i 10 mila abitanti. Poco chiara anche l’etimologia del toponimo: forse una variante di “diruta”, cioè “rovinata”, in seguito alle tante devastazioni subite.
I reperti esistenti (epigrafi, capitelli, anfore) testimoniano comunque con certezza di una presenza romana. Certamente il borgo è già attivo e florido nell’Alto Medioevo. Nei secoli, Deruta lotta contro il Papato: la storica Guerra del Sale (1540) è accanita e sanguinosa, ma la successiva sottomissione alla Chiesa di Roma, che si protrae fino al 1860 – se si escludono l’ esperienza napoleonica e quella della Repubblica Romana – garantisce al piccolo centro un lungo ciclo di pace e produttività: è questo il momento aureo di una raffinatissima maiolica che impone in Italia e nel mondo il suo prestigioso marchio, con nomi di artisti importanti come Giacomo Mancini e Francesco Urbini. Qui abbondano coppe, vasi e piatti smaglianti, ricchi di decorazioni, stemmi, scene mitologiche, delicate figure femminili, immagini sacre e scaramucce militari. Nel tempo la maiolica derutese si arricchisce di nuove varietà cromatiche, tra smalti brillanti e preziose tonalità dorate. Nel periodo detto “calligrafico” è tutto un superbo intreccio di motivi floreali, animali e arabeschi. Un superbo San Sebastiano del Cinquecento si trova tuttora al Victorial and Albert Museum di Londra.images (1)
L’antico perimetro della cinta comprende il Borgo Vecchio e quindi il cuore del centro storico, dove il campanile di San Francesco si staglia elegantemente con le due Torri Civiche. Vi si accede attraverso tre porte: Sant’Angelo, Perugina e del Borgo. Il Palazzo dei Consoli, oggi sede municipale, racchiude tra l’altro la pinacoteca comunale. Qui ci attende il più prezioso gioiello: è il Padre Eterno con i Santi Rocco e Damiano del Perugino (1478).

 

 

412px-Pietro_Perugino_cat10

 

Il complesso francescano, oltre la chiesa gotica, comprende a sua volta il convento benedettino, sede dell’importante Museo della Ceramica.

Fuori le Mura trovi il santuario della Madonna dei Bagni, dove oltre 600 mattonelle in maiolica di ex voto testimoniano della devozione dei fedeli per Grazia ricevuta in casi di calamità o peripezie: vivace e struggente rassegna di casi umani e ingenuità religiosa.
Ogni 25 novembre si festeggiano Santa Caterina d’Alessandria, patrona dei ceramisti, e San Simplicio, patrono della città. Mostre, concerti, teatro e premiazioni.
Oltre alla ceramica, Deruta produce un prelibato olio extravergine d’oliva, già apprezzato dal palato esigentissimo e decadente del Vate D’Annunzio.

 

 



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati