Basta amarezza! La linea e la salute si salvano con i dolcificanti di origine naturale
La crisi incombe, le vacanze sono state brevi e forse poco riposanti e adesso si torna al lavoro, insoddisfatti. Le persone lamentano sempre minori spazi di soddisfazione e si ritagliano piccoli piaceri che considerano irrinunciabili come un buon caffè la mattina, uno al bar, una tazza di latte prima di dormire. Peccato che queste innocenti occasioni di coccola chiamino anche numerosi cucchiaini di zucchero. Il quale, alimento nobilissimo e prezioso per la nostra salute si va a sommare ai dolcificanti occulti nascosti in una miriade di alimenti preconfezionati. Gli innocenti cucchiaini quindi diventano decine e decine di calorie che non sappiamo di assumere. Basti pensare che zucchero e sale sono aggiunti nella maggior parte dei prodotti pronti, anche in quelli insospettabili. E quindi si rinuncia al piacere del caffè, il the si assume amaro oppure ci si affida alla bustina di dolcificante per tentare di tenere sotto controllo il bilancio delle calorie e la linea, ormai associata in maniera indelebile alla buona salute.
Ma nel campo della nutrizione i fattori di cui tenere conto non si possono limitare al mero conto calorico e negli anni passati sui sostituti dello zucchero si sono abbattute diverse evidenze scientifiche che ne hanno messo in luce i limiti. L’ultima arriva dalla rivista scientifica internazionale Trends in Endocrinology & Metabolism ha sottolineato come il continuo ricorso ai dolcificanti artificiali (diversi dai glicosidi stevioliciestratti dalla Stevia e di origine naturale), pur riducendo l’apporto di calorie, non aiuterebbe a dimagrire.
Colpa dell’interferenza nell’equilibrio glicemico ed energetico dell’organismo, la quale porterebbe ad alterazioni metaboliche e, con una sorta di effetto boomerang, spingerebbe anche a mangiare di più e a cercare ‘rifugio’ negli alimenti e nelle bevande zuccherate.
Aspetto che risparmia i nuovi dolcificanti di origine vegetale a base di Stevia : I primi studi condotti sull’uomo hanno mostrato, infatti, che queste sostanze hanno effetti benefici sul glucosio ematico e sui livelli di insulina,suggerendo un possibile ruolo nella regolazione dell’assunzione di alimenti.
Anche uno studio più recente suggerisce che i dolcificanti a base di glicosidi steviolici non spingono a compensare l’apporto calorico inferiore rispetto al saccarosio. Avrebbero, al contrario,l’unico effetto di ridurre il contenuto calorico della dieta quotidiana, mantenendo lo stesso impatto dello zucchero sulla sazietà.
I dolcificanti di origine naturale assicurano un effetto analogo a quello del comune saccarosio, con il vantaggio di poter utilizzare dosi notevolmente inferiori, con un apporto energetico pari a zero.
Negli ultimi mesi, inoltre , diverse ricerche hanno confermato che, se assunti con moderazione all’interno di un regime alimentare equilibrato, i dolcificanti a base di glicosidi steviolici possono contribuire a prevenire ogestire le principali complicazioni metaboliche dell’obesità e del diabete mellito di tipo 2.
Per questi dolcificanti, dunque, non ci sono preclusioni e possono essere assunti anche da donne in gravidanza, bambini e soggetti con diabete.
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