Le lacrime di San Valentino


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san valentinoNatale, capodanno, Pasqua, ferragosto e San Valentino per chi non sta bene, per chi si sente solo, rappresenta una tragedia. Non per la festività in sé, per di più in questo caso meramente commerciale, ma per un collegamento mentale che riporta alla felicità perduta o sperata e mai arrivata. Infelice si sente chi è solo e vorrebbe un amore ma ancora di più chi ha perso la persona che amava. Questo giorno di festa, si tramuta in un giorno drammatico per molti. Oggi più di ieri. In un momento storico dove il cuore è gelido, l’amicizia è diventata uno status superficiale, da aperitivo, e niente più, chi sente un certo disagio versa fiumi di lacrime, manifestando tutta la tristezza che risiede malevolmente in fondo alla propria anima. Questo dovrebbe far riflettere e riconsiderare i valori umani, l’esistenza su questo pianeta terra, la mancata condivisione di questo breve viaggio della vita. I valori umani sono essenziali per la sopravvivenza. Se è vero che il cibo è indispensabile, lo è ancora di più il calore che si può dare o ricevere, il coraggio che si può dare, la speranza, l’affetto che non ci fa sentire soli mai, nemmeno nei momenti più critici. L’amore? L’amore è diventato uno status effimero, considerato solo nei momenti di passione e di innamoramento, poi ci si lascia, lasciando vagare la propria anima nel mondo, alla ricerca di un altro amore. O forse dell’amore?



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