De Mari Nostro, 40 ricette per un’avventura


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Una fiaba, un mare, 40 ricette e altrettanti vini abbinati, una tecnica fotografica “realistica” e decine di tavole disegnate a mano

DE MARI COPUn pesce leggendario, un grande cuoco che è quasi un mago, una ricetta perfetta da scovare, una missione mortale in giro per il Mar Mediterraneo a bordo di una piccola barca. Sono alcuni degli ingredienti, è proprio il caso di dirlo, della fiaba che rende il “De Mari Nostro – De piscatis re coquinaria” di Roberto Abbadati tutt’altro che “solo” un libro di cucina. Il volume è stato presentato ufficialmente oggi dall’editore Marco Serra Tarantola nella sua Libreria Tarantola 1899 di via Porgellaga a Brescia.

Lo chef Roberto Abbadati, al suo secondo libro, ha voluto compiere un tributo al Mar Mediterraneo, di cui è da sempre innamorato, realizzando un volume di ricette che fossero parte integrante di una storia, una vera fiaba. Il protagonista è il cuoco Romeo che, grazie ai racconti di un misterioso nonno scienziato, è a conoscenza dell’esistenza di un pesce antichissimo – il “Nomadillo Strale Mediterraneus” soprannominato Ulisse – presente nel Mediterraneo ormai in un unico esemplare, o almeno così si crede. Nel suo viaggio in barca alla ricerca del pesce e della ricetta perfetta per cucinarlo, Romeo toccherà tutte le terre che si affacciano sul Mar Mediterraneo e per ciascuna scoverà le ricette (40) che più sanno esaltare i sapori delicati e preziosi delle tante specie di pesci presenti in mare.

DEMARI RICLe ricette, anche se alcune derivano dalla tradizione culinaria dei luoghi, sono state rivisitate e aggiornate attraverso il gusto e l’esperienza dello chef Abbadati. Tutte, ovviamente, sono esclusivamente a base di pesce e sono distribuite su tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Il libro contiene molte immagini, sia fotografiche che disegni realizzati a mano. Gli autori delle prime, i fotografi Alberto Mancini e Alberto Petrò, hanno utilizzato una tecnica particolare: “Non sapendo come i pesci vedono le cose – spiegano i due fotografi -, abbiamo optato per una soluzione di non facile costruzione, ma che ci ha dato in qualche modo la percezione di una “naturale” visione. Non ci siamo accontentati di utilizzare un classico Fish-eye (lente grandangolare estrema), ma abbiamo invece pensato che sarebbe stato più veritiero infilare la camera con un’ottica classica 50mm all’interno di una boccia di vetro riempita d’acqua per metà, inclinata in asse sulla pietanza sottostante. L’effetto è stato quello di avere un’immagine volutamente senza fuochi precisi e con diversi gradi di deformazione, spesso causati proprio dalla boccia stessa”.

La copertina, le cartine geografiche e tutti i disegni contenuti nel libro sono invece ad opera di Alessandro Cominelli, in arte Gripa. Il suo è stato un lungo lavoro amanuense: ogni illustrazione è passata attraverso 4 fasi di lavorazione. A matita sono state definite forme e proporzioni dei soggetti, per l’inchiostrazione del tratto è stata utilizzata una tecnica mista composta da matite colorate, penna a sfera e pennarello, la prima colorazione ad acquerello è servita a conferire tridimesionalità e calore cromatico al disegno che poi ha subito una seconda colorazione in digitale al computer, utile ad evidenziare riflessi e sfumature del soggetto.

 

I testi del libro sono in doppia lingua italiano/inglese.

Il libro è acquistabile anche online sul sito della casa editrice http://www.tarantola.it/casaeditrice.asp.

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