Genova. La Galleria degli Specchi a lume di candela


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Domenica 6 dicembre, in ottemperanza alla decisione ministeriale relativa ai musei statali, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, offrirà ai visitatori la possibilità di visitare gratuitamente lo storico palazzo di Piazza Pellicceria.
Per l’occasione saranno eccezionalmente accese le candele della Galleria degli specchi offrendo al pubblico una rara occasione di vivere la magica esperienza della visita di questo storico ambiente con l’atmosfera e l’illuminazione originaria.
Oscurata ogni altra forma di illuminazione, il pubblico potrà godere del ricercato effetto della luce delle candele su specchi, ori e stucchi, meglio comprendendo la funzionalità di questi poiché, nel buio, la luce delle candele viene da loro accentuata e moltiplicata così che la galleria risulta illuminata in modo uniforme, permettendo in questo modo di apprezzare pienamente gli affreschi settecenteschi di Lorenzo De Ferrari.
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La Galleria degli Specchi

La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola ha sede nello storico palazzo di Piazza Pellicceria. L’edificio fu costruito nel 1593 per volontà di Francesco Grimaldi su preesistenze medioevali. Della prima versione del palazzo ci ha lasciato preziosa documentazione Pier Paolo Rubens nel volume I palazzi di Genova da lui pubblicato ad Anversa nel 1622, che testimonia l’originario collegamento tra le due ali del palazzo con un loggiato aperto, chiuso poi a metà Seicento e, in corrispondenza con il secondo piano, con una terrazza su cui fu costruita nel 1734 la galleria degli specchi. Nel disegno è visibile anche il decoro originario a fresco con finte architetture di cui sono visibili alcuni lacerti nel cortile interno dai quali si deduce la continuità d’impostazione tra le facciate esterne e il decoro a fresco visibile nelle sale del primo piano nobile.

Il museo nasce con la quadreria, gli arredi, le ceramiche, gli argenti, i libri e le incisioni che i marchesi Paolo e Franco Spinola donarono nel 1958 allo Stato italiano insieme al secolare palazzo di famiglia di cui questo costituiva il patrimonio. Vincolo della donazione era il mantenimento dell’aspetto di dimora che lo caratterizzava ad esclusione degli ultimi due piani. Qui, consapevoli che i danni della guerra avevano cancellato l’aspetto storico e quindi tale vincolo non aveva presupposti, suggerirono la sistemazione di un museo diverso, la Galleria Nazionale della Liguria. Come previsto nelle loro intenzioni, questa parte del palazzo è stata aperta nel 1993 per presentare al pubblico il nucleo delle opere che oggi arricchiscono il patrimonio del museo costituito dalle acquisizioni dello Stato rivolte a incrementare, in modo complementare, la donazione Spinola.

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