Firenze. Caffè Michelangiolo, un luogo per poeti e letterati


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Firenze – “La strada che congiunge piazza San Marco a piazza del Duomo, oggi in parte dedicata a Cavour, è stata per molto tempo lo spazio urbano di socializzazione dei fiorentini. Dai tempi di Lorenzo il Magnifico fino all’unità d’Italia si è chiamata via Larga. E in via Larga fiorivano le attività culturali, tra le quali il Caffè Michelangiolo, che fu luogo di cultura per eccellenza a Firenze e che da qualche anno ha riaperto i battenti con l’obiettivo di proporre mostre ed eventi legati alla sua memoria storica e agli artisti che frequentarono il celebre Caffè”.

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Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha salutato la presentazione del programma culturale del Caffè Michelangiolo, che ha preso il via oggi sabato 12 novembre, nei locali di via Cavour 21. E’ stato ricordato che il Michelangiolo, da qualche anno, ha riaperto con l’obiettivo di proporre attività culturali collegate alle sue antiche attività e al pensiero dei Macchiaioli e degli altri artisti di altre correnti che frequentarono il celebre Caffè.

La linea degli eventi prenderà il via, con la serata “Un maiale nero su un muro bianco”, alle 19 di oggi quando sarà anche presentata l’Associazione culturale Caffè Michelangiolo. Gli eventi avranno una “sottotraccia storica” in memoria dei momenti e degli eventi che hanno riguardato il Caffè e la Firenze dell’Ottocento, ma anche una “sottotraccia poetica” per esaltare il valore dell’arte contemporanea incentrata su poesia e lirica. Al centro della serata, il rapporto tra Dadaismo e movimento macchiaiolo. Il Caffè Michelangiolo, infatti, fu anche e soprattutto luogo di ritrovo e di vivaci discussioni degli appartenenti al movimento pittorico dei Macchiaioli, oltre che un luogo di confronto di poeti e letterati



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