I capolavori che raccontano la Natività


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Il Natale è l’occasione per ripercorrere o conoscere l’immenso patrimonio artistico in Italia e nel mondo, che racconta la natività.  Da sempre, i grandi maestri dell’arte hanno rappresentato con enfasi e tenerezza il tema della nascita di Gesù e proprio in quelle opere si contempla il miracolo della vita che ogni giorno si rinnova all’infinito, nella sua grandezza.

Il capolavori dei capolavori si trova a Padova, nella Cappella degli Scrovegni. Si tratta dell’affresco di Giotto dipinto attorno al 1303, che rappresenta  La Natività di Gesù con una Maria distesa coperta da un manto di lapislazzuli, il bambino fasciato, ai lati della mangiatoia un sognante Giuseppe con il bue e l’asinello. Un’opera che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero vedere.

Al convento di San Marco a Firenze si può ammirare l’Adorazione del Bambino o Natività del Beato Angelico, un affresco dipinto attorno al 1440: la scena vede al centro della capanna Gesù e attorno disposti a semicerchio in adorazione santa Caterina d’Alessandria, la Vergine, san Giuseppe e san Pietro Martire.

Al Duomo di Firenze invece si può osservare la splendida vetrata disegnata da Paolo Uccello e realizzata da Angelo Lippi, databile al 1443, che mostra il Bambino al centro, con Maria e i pastori da un lato e san Giuseppe dall’altro e sullo sfondo il bue e l’asinello.

Al National Gallery di Londra si può vedere il dipinto de la Natività mistica, di Sandro Botticelli. L’opera con le regole della prospettiva sovvertite, colori fortissimi e figure rigide fu realizzata a tempera nel 1501.   Sempre alla National Gallery di Londra è conservata la Natività di Piero della Francesca,  l’opera che fu dipinta nel 1470, mostra in primo piano il Bambino disteso su un lembo del mantello della Vergine in adorazione, mentre sullo sfondo da un lato si scorge un paesaggio rurale dall’altro un borgo cittadino.

Al National Gallery Washington si trova esposta la  Natività di Lorenzo Lotto,  realizzata nel 1523. Si tratta di  una piccola tela in cui la scena della nascita viene narrata ponendo chi guarda direttamente all’interno della stalla, con il Bambino al centro tra Maria e San Giuseppe.

Esposta alla Neue Pinakothek di Monaco di Baviera, Te tamari no atua (Il figlio di Dio) che realizzò Paul Gauguin nel 1896, trasporta l’immaginario cattolico nel mondo polinesiano come solo lui ha saputo fare,   interpretando una Madonna dai tratti indigeni  e un Bambino dalla pelle nera.

La Notte, l’Adorazione dei pastori dipinta dal Correggio nel 1522 è esposta alla Gemäldegalerie di Dresda. Un dipinto che con grande misticismo racconta la nascita di Gesù in una ambientazione notturna in cui la luce sembra provenire direttamente dal Bambino.

 

 



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