Giardini storici e botanici del Lazio. 500 anni di magnificenze


Add to Flipboard Magazine.

I giardini storici e botanici del Lazio, 500 anni si storia dell’arte dei giardini e del paesaggio, un patrimonio artistico e botanico unico al mondo, assolutamente da vedere.

Ville Pontificie di Castel Gandolfo

Le Ville Pontificie di castel Gandolfo sono ritenute “aree extraterritoriali” dello Stato della Città del Vaticano, si estendono per 55 ettari su una lingua di terra che dal cuore della cittadina di Castel Gandolfo si protrae sino ad Albano. il sito delle Ville Pontificie ha mantenuto nei secoli un destino importante, perché prima di divenire la meta estiva di molti Papi, è qui che sorgeva la leggendaria città di Alba Longa, che Tito Livio, Svetonio e Marziale hanno descritto come all’origine di Roma, per aver dato i natali ai gemelli Romolo e Remo.
Incantevoli in qualsiasi stagione dell’anno, le Ville Pontificie sono il risultato dell’unione di diverse proprietà.
Eccezionale e suggestivo è il percorso che si snoda nel contesto naturalistico ed archeologico, che dal Giardino della Magnolia si estende fino alle terrazze panoramiche del Giardino del Belvedere, passando tra le rovine del Teatro e i resti del Criptoportico imperiale.

 

Giardini Vaticani 

Hanno un’estensione di circa 30 ettari sui 44 che compongono la superficie complessiva dello Stato della Città del Vaticano, l’impianto dei Giardini Vaticani risale alla seconda metà del 1200, quando papa Niccolò III Orsini (1277-1280), uomo di grande cultura e gran conoscitore di piante medicinali, fece realizzare un viridarium novum sul Colle Vaticano.  Per secoli riservati all’uso esclusivo dei Sommi Pontefici, ora disponibili anche ai visitatori,  i Giardini Vaticani sono ancora oggi un’oasi di pace, dove è possibile passeggiare e meditare, ammirando le bellezze della natura. Un paradiso che offre la possibilità di ammirare una miriade di fontane e reperti archeologici,  tra casine, torri e antiche mura incastonate nel verde.

 

Castello Ruspoli di Vignanello 

Il Viterbese vanta la più alta concentrazione mondiale di giardini storici e il giardino all’italiana ha raggiunto la sua massima espressione e Vignanello dove rappresenta l’esempio forse più elegante, più sofisticato e più celebrato in tutto il mondo.  La proprietà si è formata attorno ad una rocca dei frati benedettini costruita nell’anno 853, quando questo territorio apparteneva allo Stato Pontificio. La prima feudataria fu Beatrice Farnese nel 1531. Cinque anni dopo, alla sua morte, papa Paolo III Farnese confermò la discendenza alla figlia Ortensia, sposata a Sforza Marescotti. il grande spazio pianeggiante e rettangolare è attraversato in lunghezza e larghezza da quattro viali, che definiscono dodici parterre di bosso allineati e squadrati che racchiudono al centro una grande vasca recinta da quattro arcate di balaustre. Queste “sculture vegetali”, in origine di salvia e rosmarino, conferiscono al luogo la nitidezza di un disegno geometrico astratto. Nonostante i cambiamenti di stile, soprattutto a fine Settecento con la moda delle broderies francesi, il giardino si è mantenuto miracolosamente intatto.

To be continued…
Fonte: in collaborazione con Grandi Giardini Italiani



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati