Olio di oliva. Credenze e cultura


Add to Flipboard Magazine.

Come si riconosce un olio di qualità? Sicuramente non leggendo l’etichetta e nemmeno rifacendosi al colore dell’olio che non è assolutamente indicativo per la qualità. La credenza dura a morire è che il sapore forte, amaro e piccante, siano note negative; al contrario,  questi sono i pregi che rendono unico l’olio extravergine di oliva.

L’olio buono ha un buon profumo. Molti pensano che l’olio genuino sia sinonimo di qualità, ma non è così. Per valutare le caratteristiche di un olio non basta nemmeno uno strumento analitico, sono indispensabili gli assaggiatori che conoscono le tecniche rigidamente codificate per ridurre al minimo le variabili soggettive, tecniche di valutazione prima olfattive e poi gustative.

Un mondo affascinante e pieno di aspetti sorprendenti. Pensate che nell’esame olfattivo si individuano i diversi sentori ( fruttato, foglia, pomodoro, mandorla, erba…) e i principianti riescono a cogliere queste note caratteristiche solo paragonando più oli nella medesima seduta, nello stesso modo si impara a riconoscere un olio vecchio e a percepirne dei sentori rancidi.

Comunque sia fate attenzione a non esporre l’olio alla luce, possibilmente acquistate dei formati piccoli in modo che il prodotto non sia lasciato a contatto con l’aria per troppo tempo. Questi sono fattori che incidono in modo determinante sul mantenimento delle caratteristiche



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati