Sicily is emotion


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“L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra. Chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita.”

G.W.Goethe

Di solito se si pensa a viaggi da sogno, a vacanze memorabili, la nostra mente spazia e ci indirizza verso posti relativamente lontani, distanti migliaia e migliaia di chilometri. Mete estere, oltreoceano, altri continenti. Ma è quando ci si accorge che la vera bellezza la si ha in casa, oltre alla sorpresa e la meraviglia ,si ha la consapevolezza e l’orgoglio di quello che il nostro Paese è in grado di offrire al mondo. In particolare parliamo della Sicilia, una delle due isole maggiori Italiane, la 45esima per grandezza al mondo. La più calda, la cosiddetta “africana”. Terra ricca di bellezze nascoste, di storia, di colonizzazioni,  di leggenda. Da sempre isola ambita per la sua posizione strategica,  questo meraviglioso luogo è stato in passato colonizzato da più civiltà. Già nel 735 a.C. i primi coloni Greci conquistavano l’isola mentre nel 265 a.C. veniva colonizzata da Roma, per poi nel 552 d.C, essere inglobata nell’Impero Romano d’Oriente come Provincia periferica fino al IX secolo. Dal periodo che va dal 827 d.C. al 1415 la Sicilia vede passare nelle sue terre diverse culture e popolazioni differenti , che vanno dall’invasione araba,  passando per l’epoca dei Normanni,  fino ad arrivare al dominio spagnolo. Simbolo di questa meravigliosa isola è la famosa Trinacria. Ogni caratteristica di questo affascinante simbolo, nasconde in sé un significato ben preciso. Le spighe di grano sono simbolo della fertilitàà del territorio. Le tre gambe rappresentano i tre promontori che definiscono i punti estremi dell’isola : Capo Peloro (Messina , Nord), Capo Passero (Siracusa,Sud), capo Lilibeo (o capo Boeo, Marsala,Ovest) la cui disposizione si ritrova nel termine greco “Triskeles”. Il nostro primo passo siciliano punta su Messina,  la parte Nord orientale dell’isola, nota anche per lo stretto. Forse la più visitata tra le province,  grazie anche alle sue meravigliose aree fra Mar Ionio e Mar Tirreno,  offre diversità di paesaggio, un vero e proprio angolo di paradiso e di relax alle porte dell’Isola. Si va dai Monti Peloritani alla splendida costa, dalle città alle colline. Si passa dalla turistica e affascinante Taormina, dove la bellezza del teatro Greco – Romano antico lascia senza fiato ai Giardini Naxos (prima zona colonizzata) per poi continuare per Patti, la greca Milazzo,  Tindari,  Capo d’Orlando e la stessa Messina con il suo affascinante centro storico che come ogni città sicula è un mix meraviglioso di storia cultura ed arte.  Proseguiamo verso Ovest e raggiungiamo il capoluogo di questa splendida regione, Palermo. Posta sulla Conca d’Oro e sul golfo da cui essa prende il nome. Camminando per il suo centro storico  si vive un carosello di stili appartenuti alle varie epoche che sembrano essere indelebili, eterne.  Impronte arabo-normanno, barocche,  liberty sono un susseguirsi di “fotogrammi” che compongono un patrimonio senza pari a livello paesaggistica/culturale/monumentale, Assolutamente da non perdere è la veduta panoramica sulla parte ‘vecchia’ della città da Monte Pellegrino, i 4 mandamenti storici, l’Arenella, La Cala, Piazza Politeama, Piazza Castelnuovo, via Libertà, Via Roma, via Maqveda , il mercato di Ballarò . C’è davvero tanto, molto e sparso per chilometri e chilometri. Questa città purtroppo  non è ricordata solo per le sue bellezze architettoniche ma anche per il fardello di uno dei fenomeni più gravi e orrendi italiani: la Mafia. Passeggiando per i vicoli,  per le piazze,  per le strade di Palermo è impossibile non notare le numerose testimonianze,  effigi, riconoscimenti agli eroi del nostro paese, monumenti ai caduti per mano di questo male incurabile che da sempre ha ferito, infangato, macchiato questa terra straordinaria.  Via d’Amelio, luogo della strage in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta il 19 Luglio 1992, oltre alla forte emozione che provoca di per sé il luogo dell’esplosione (simbolicamente è stato piantato una pianta d’Olivo proveniente da Betlemme, detto “Albero della Pace”) fa particolarmente impressione notare come a differenza del palazzo della famiglia Borsellino che è stato restaurato,  le palazzine limitrofe abbiano mantenuto le facciate intatte come nel giorno della tragedia, ferite per sempre come tutta la città.

Spostandosi ancora più ad Ovest, in direzione Trapani,  dopo avere visitato Monreale ed il suo meraviglioso Duomo, le tappe obbligate sono la città di Erice , uno tra i borghi più belli d’Italia e le spiagge da sogno di San Vito Lo Capo non a caso definite Caraibi italiani.

Spostandoci verso Sud ci fa innamorare la meravigliosa Valle dei Templi ad Agrigento dove la terra si spacca per la siccità, dove il tempo non conta, dove ogni passo è un libro di storia contornato da tramonti incredibili. Attraversiamo l’Isola e ci dirigiamo verso Catania, forse la più moderna tra le città sicule, la più simile ad una città del Nord anche se la cultura e le tradizioni trovano largo spazio.

Le gastronomie della Sicilia sono irresistibili, ammaliano con i caldi profumi delle arancine, ravazzate, pane e panelle  e che dire delle pasticcerie che hanno in bella mostra Cassate, Granite con la brioche, Cannoli e gelo di “mellone”.  Al diavolo la dieta.

Per non parlare dei porticcioli dove i pescatori mettono in mostra il pescato, o dei verdurieri che preparano patate, cacocciuli (carciofi), fagiolini,  cipolle al forno, tutto pronto da mettere in tavola. Tutto è armonioso, accogliente, invitante.

La Sicilia è terra di forti emozioni, tinta da colori contrastanti,  contraddizioni del suo dna che giungono fino in fondo all’anima, lasciando a chiunque la visiti la voglia irrefrenabile di continuare a scoprirla.

Sicily is emotion

Piergiorgio Pietrantoni

 

Photo © Piergiorgio Pietrantoni



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