“Gli anni più belli” secondo Gabriele Muccino


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E’ la storia di un’amicizia lunga quarant’anni, ambientata in quell’Italia dagli anni ’80 ad oggi.  Questo è il tema del film “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino, la pellicola del regista reduce dal successo di “A casa tutti bene”  che si è confermato il film più visto in Italia nel 2018 con oltre nove milioni d’incasso. I protagonisti sono Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo (Kim Rossi Stuart) e Riccardo (Claudio Santamaria). Il film sembra nascere dalla riflessione del regista, ormai cinquantaduenne, sulle sue aspirazioni giovanili, sui sogni che si sono avverati e sulle speranze che invece non si sono concretizzate. Tre uomini che crescono insieme, amici fin da giovanissimi, al liceo conoscono Gemma che si unisce al gruppo rimanendo nel tempo l’unica donna di cui Paolo s’innamora perdutamente.

I quattro ragazzi, attraversando le diverse epoche e i momenti storici d’Italia (fra cui la caduta del muro di Berlino, Mani Pulite, la “discesa in campo” di Berlusconi e il crollo delle Torri Gemelle, per citarne solo qualcuno) affronteranno intrecci tra amore e tradimenti, amicizia e lavoro, successi e fallimenti, raccontando anche in modo accurato i vari cambiamenti della Capitale. Riuniti dopo anni e dopo essersi divisi e preso strade diverse, i quattro si ritrovano di nuovo insieme per ricordare i momenti che li hanno messi a dura prova e le loro esperienze comuni. Come un modo per ricordare chi loro fossero, chi sono diventati, un modo per capire le dinamiche della loro vita, ammettendo l’appartenenza ad un cerchio della vita nella quale le dinamiche non fanno altro che ripetersi.

Muccino gioca e fa leva su questo affresco epocale, raccontandoci la storia di tre identità  maschili depotenziate e destrutturate. E alla fine ci si commuove profondamente, si riflette su dove siamo, perché e quali siano “le cose belle” a  cui attaccarci quando il mondo intorno ci tradisce. I toni del racconto sono agrodolci, perché i bilanci che si ritrovano a fare i personaggi non sempre sono positivi e il rimpianto prende spesso il posto della gioia.

Liberamente ispirato al grande film “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, tanto da farlo scrivere dal regista in fondo ai titoli di coda, la pellicola è interamente girata a Roma (come la maggior parte delle sue pellicole) ed è costato 8 milioni di euro.

E’ il film più grande che abbia mai realizzato perché i personaggi sono la microstoria nella cornice della grande storia. Non sarà un viaggio nostalgico o pessimista: tutti i personaggi sono spinti, nelle loro difficoltà, dall’idea che domani sarà un giorno migliore.”  Gabriele Muccino

Il vero punto di forza del film, oltre a ogni giudizio personale/critico, è la straordinaria performance del trio Favino/Rossi Stuart/Santamaria. Dopo la grande interpretazione in Hammamet, Favino mette in mostra la sua grande energia ed autenticità e si conferma in un momento d’oro. Per Kim Rossi Stuart e Santamaria una sorta di riscatto, mettendo sul piatto due interpretazioni forti e concrete. Unico personaggio mal riuscito non per l’interpretazione ma per la trama (forse per lo scarso lavoro di scrittura del suo personaggio) è quello di Gemma (Micaela Ramazzotti/Alma Noce), che incarna la classica visione femminile Mucciniana, dove la donna viene spesso impersonificata come arrampicatrice sociale. Positive anche la recitazione di Nicoletta Romanoff e della new entry della cantante Emma Marrone, a cui vanno i complimenti per il debutto sul grande schermo.

L’ultima curiosità in conclusione è la colonna sonora che da il titolo al film, “Gli anni più belli”, un brano inedito di Claudio Baglioni inserito nel suo nuovo album in uscita. Durante la storia si ha modo di incontrare diverse volte successi del cantautore italiano, partendo da “Tu come stai?” Fino a “Mille Giorni di te e di me”.

Sceneggiato da Gabriele Muccino insieme a Paolo Costella, il film è prodotto da Lotus, società della Leone Film Group, insieme a Rai Cinema.

Uscirà nelle sale il 13 Febbraio 2020, vigilia di San Valentino, distribuito da 01 Distribution. Musiche di Nicola Piovani.

 



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