I Grandi Giardini del Lazio
Un viaggio che vi porterà a scoprire lo scrigno botanico della residenza papale di Castel Gandolfo, che prosegue nel cuore di Roma tra i superbi Giardini Vaticani e nel giardino di segreto di Palazzo Colonna sul Colle del Quirinale, fino a raggiungere Gaeta con l’importante collezione di palme della Fondazione Nicola del Roscio, molte delle quali qui nate da rari semi o in via di estinzione nei loro siti originali.
Lungo il percorso scoprirete il Roseto Vacunae Rosae, (Roccantica, RI) il primo giardino di rose al mondo per varietà e ampiezza. Il roseto propone un viaggio storico, culturale e artistico nel mondo della rosa. Vi imbatterete tra le meraviglie mostruose del Sacro Bosco di Bomarzo (Bomarzo, VT), un parco unico nel suo genere che regala al suo visitatore un ventaglio di emozioni e suggestioni sempre diverse ad ogni visita. Vi incanterete passeggiando tra i gioielli rinascimentali di Villa Lante (Bagnaia, VT) e di Palazzo Farnese (Caprarola, VT) e ancora qui in terra viterbese, che vanta la più alta concentrazione mondiale di giardini storici, il giardino all’italiana ha qui raggiunto la sua massima espressione nel Castello Ruspoli di Vignanello. Il suo giardino rappresenta l’esempio forse più elegante, più sofisticato e più celebrato in tutto il mondo.
![](http://www.bonvivre.it/wp-content/uploads/peonie.jpg)
Lungo più percorso vi potrete perdere nel mare di peonie del Centro Botanico Moutan (Vitorchiano, VT) o in quello di rose di Palazzo Patrizi (Bracciano, RM), concederti il lusso di passeggiare a cancelli chiusi nei Giardini Botanici di Stigliano (Canale Monterano, RM) o di Villa Bell’Aspetto (Nettuno, RM) o lasciarti ammaliare dai giardini di Lavinia Taverna a Tor San Lorenzo, alle porte di Roma.A chiudere il viaggio nelle meraviglie del Lazio i Giardini di Orazio – Castello di Mandela (Mandela, RM) che vi sorprenderanno con il loro giardino segreto: una terrazza verde con affaccio sul memorabile paesaggio intorno al castello già immortalato nelle tele di celebri pittori e decantato dal poeta Orazio.
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