Oltre ad essere una delle città più romantiche al mondo, Parigi è anche meta culinaria di molti visitatori, esperti di cucina o solo amanti del buon cibo. Dai ristoranti di lusso in cui gustare caviale, fois gras e piatti ricercati ai locali più alla mano che servono una nuova generazione di street food , la Parigi gastronomica non potrà mai deludere alcun palato. Dalla rivista Food&Wine ecco i luoghi must per gli appassionati di dolci e vino.
Arrivando al quartiere Le Marais, preparatevi ad assaggiare ogni tipo di cioccolato, i cui sapori saranno accostati a varietà infinite di prodotti, salati, dolci o speziati. Ad arricchire il tutto, ogni sorta di pasticcini, dai più classici ai più nuovi. Jacques Genin, autorità indiscussa tra i chocolatier parigini, ha aperto in questa zona una chocolaterie in cui offre ai suoi clienti gli stessi cioccolatini che ha da sempre prodotto per i ristoranti più famosi di Parigi. Tra le sue creazioni più fantasiose, motivo di attrazione per molti turisti, ci sono i “caramels”, ovvero barrette di caramello morbido aromatizzato in 40 gusti diversi. I prezzi sono quasi proibitivi, circa 50 euro ognuno, ma pare siano una delizia. Anche Meert una delle chocolaterie più antiche di Parigi, è situata nel Marais. Risale al 18° secolo e sforna i famosi “gaufres à la Flamande”, biscottini di cialda morbida con un cuore di crema alla vaniglia o al pan di zenzero. Si possono assaporare anche cioccolatini di produzione artigianale, gelatine di frutta e marshmallows di gusti differenti come lime e mirtillo. Pierre Cluizel, figlio di Michel Cluizel, uno dei più famosi produttori di cioccolato, ha creato il suo regno in una boutique di ben tre piani. Sala da tè, salottino per i cocktail e cucina didattica sono il fulcro del locale.
C’è anche un ristorante dove troverete il cacao declinato in mille modi, accompagnato da foie gras, melone candito e cioccolato. Un altro luogo per immergersi nei sapori delicati della pasticceria francese è il negozio di Franck Kestener, originario della Lorena. Il prodotto di punta è il “macaron”, dolcetto tipico ora di grande tendenza in tutto il mondo. Il pasticcere però cerca di staccarsi dalla tradizione, proponendo gusti a seconda della stagione, come fragola-basilico. Tra gli altri pasticcini modificati i “cannelés”, piccoli dolci con ripieno di marshmallow. Un’esperienza totalizzante e alquanto unica sarà una visita a Jean-Paul Hévin, famoso per i suoi cioccolatini a forma di scarpetta e i bonbons al Roquefort. La sua ultima invenzione? Un bar che serve drink al cioccolato a seconda dell’ora. A mezzogiorno potrete trovare una cioccolata calda accompagnata da ostriche e dopo le sei del pomeriggio un’emulsione di cioccolato freddo e polpa di albicocca.
Se invece siete appassionati di vino, preparatevi ad un itinerario alla ricerca del vostro preferito. Al Aux Deux Amis sarete catapultati negli anni 50 e potrete scegliere da una lista infinita di vini accompagnati a piatti semplici e freschi. Per gusti più corposi, tipici del sud della Francia, la rivista consiglia una capatina al Dans les landes, dove potrete assaporare un buon vino assaggiando le tapas fritte. Il bistrot di Frédéric Hubig-Schall, Jeanne A, è specializzato in vini provenienti dalla Borgogna, dal Reno e dalla Loira. La terrina di foie gras, il pollo e l’anatra arrosto sono uno dei punti forti del locale. In alternativa, per i visitatori più intraprendenti, Le Verre Volé è la soluzione perfetta. Si può infatti comprare una bottiglia di ottimo vino prodotto con metodi naturali e andare a fare un picnic lungo il Canal Saint-Martin. Ora che avrete una lista completa dei principali punti di riferimento di questa Parigi culinaria, non vi resterà che testare di persona.. bon appétit!