Venezia – Peggy Guggenheim Collection. 28 settembre 2013 – 6 gennaio 2014. La mostra raccoglie una ricca selezione di circa 100 dipinti e opere su carta e si focalizza sulle maggiori avanguardie francesi di fine ‘800, soffermandosi in particolar modo su Neo-Impressionisti, Nabis e Simbolisti, e sui maggiori esponenti di tali movimenti, tra cui Paul Signac, Maximilien Luce, Pierre Bonnard, Maurice Denis, Felix Vallotton e Odilon Redon. La mostra sarà accompagnata da un catalogo illustrato con saggi di studiosi come Bridget Alsdorf (Princeton University), Marina Ferretti Bocquillon (Musée des Impressionnismes) e Gloria Groom (Art Institute of Chicago). L’esposizione e il catalogo offriranno al pubblico italiano la rara opportunità di vedere e studiare un gruppo coerente di opere francesi di questo periodo.
I neoimpressionisti nascono come gruppo a Parigi nel 1886, e tra i maggiori esponenti spiccano i nomi di Henri-Edmond Cross, Maximilien Luce, George Seurat, Paul Signac a cui si affianca, per alcuni anni, l’ex-impressionista Camille Pissarro. Sono pittori innovativi che guardano alle teorie scientifiche sul colore e sulla percezione per creare effetti ottici nelle loro tele puntiniste, orchestrando i colori complementari e le forme fluide in composizioni unitarie. Le scene utopiche delle loro tele rispecchiano contenuti ideologici e teorie pittoriche, ma anche nei casi in cui non sono guidati da obiettivi prettamente politici, le loro interpretazioni luminose della città, dei sobborghi, della campagna, riflettono luoghi idealizzati di armonia.
I Nabis, dalla parola ebraica “profeti”, sono un gruppo che ricorda una setta o una società religiosa, in quanto a formazione e filosofia fondante, secondo la quale l’arte è un mezzo per superare la materia verso una dimensione numinosa. La loro arte è influenzata dal Sintetismo di Paul Gauguin e dalle stampe giapponesi. I Nabis rinunciano al cavalletto e impiegano varie tecniche, dalle stampe alle illustrazioni per riviste. Si tratta di un gruppo eterogeneo che comprende artisti del calibro di Pierre Bonnard e Édouard Vuillard.
Il Simbolismo è un movimento che supera i confini nazionali, con una notevole varietà di stili. L’arte simbolista abbraccia le narrazioni mitiche, l’immaginario suggestivo, il mondo macabro degli incubi, abbandonando il mondo dei fatti per il fantastico, l’esteriorità per il tumulto dei paesaggi psicologici, il materiale per lo spirituale, il concreto per l’etereo. Tra gli artisti francesi che lavorano con varie tecniche, dalla pittura alla decorazione, alle incisioni, si annoverano Maurice Denis, Georges Lacombe, Paul Ranson, Charles Filiger e Odilon Redon.