Da non perdere. Vini e Vinili, 33 giri di rosso


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10460316_10205541595169970_7642122872934753808_nL’idea di questo libro è nata qualche tempo fa, in una notte di musica e vino. Dopo molte canzoni e troppi bicchieri, ha finalmente trovato la forma ideale per raccogliere tra le sue pagine racconti di vini e vinili da vivere insieme.

Non è una classifica dei migliori dischi di sempre, e nemmeno una raccolta dei miei album preferiti; più semplicemente una meditata selezione, del tutto personale, di alcune storie a 33 giri nate per morire in un bicchiere di rosso. Dischi indispensabili per accompagnare un viaggio lungo le antiche strade della “route 33”, dove si raccolgono i frutti dei vignaioli più rock d’Italia.

Non è stato facile scegliere solo 33 album, non è stato semplice doverne scartare molti altri. Qualcuno potrà chiedersi perché ci sono i Rolling Stones e non i Beatles, o perché strada facendo ha prevalso la musica americana su quella inglese. Se avrete tempo di aspettare il prossimo volume, “33 giri di bianco”, capirete anche il motivo per cui il Pico di Angiolino Maule è bene berlo con This Year’s Model di Elvis Costello e il Trebbiano di Cirelli con White Ladder di David Gray.

Ecco, i vini: i vini sono tutti di vignaioli che ancora credono nel “vino d’autore”, che se ne fregano delle mode, che amano ancora camminare sulla terra delle loro vigne senza mai dimenticare le antiche ricette della cultura contadina. Dei Tom Waits del vino, per intenderci. Che nemmeno sanno di questo libro: forse scopriranno solo ora di farne parte insieme alle splendide vicende delle loro famiglie di vignaioli.

Alla fine, dopo tanti ascolti e molti assaggi, la necessità di fissare alcune sensazioni ricorrenti si era fatta impellente. Così, non sapendo scrivere d’amore, ho deciso che solo attraverso il vino e la musica avrei potuto offrirvi buone emozioni. Che poi non è nemmeno vero: i dischi e le bottiglie che incontrerete sfogliando queste pagine trasudano amore, a volte persino sesso.

Ma fate attenzione, non abusatene, non abbiate fretta, qui va tutto consumato lentamente. Provate a vivere questo libro come un viaggio sentimentale tra alcune delle realtà enologiche più autentiche del nostro Paese. Attraverso un percorso, unito dal filo rosso delle note, tra magiche terre e filari di vite.

 

Autore: Maurizio Pratelli è critico musicale free-lance, scrive per le pagine di cultura e spettacoli del «Corriere di Como» e collabora da anni con le più importanti riviste rock. È autore del blog Torno ai Vinili, una spiaggia solitaria in cui si placano le onde della passione. Strappato troppo presto da Milano, vive a Como aspettando il mare undici mesi all’anno.

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