Massimo Gregori Grgič. La passione per il mare, l’amore per la scrittura, il fascino del mistero


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Un autore poliedrico, il toscano Massimo Gregori Grgič che, oltre ad essere noto designer di yacht e navi, è scrittore attento a diverse e attuali, ma al contempo profonde, tematiche. I suoi romanzi, in formato “classico” ed ebook, spaziano dai manuali tecnici sulla costruzione delle navi, ai romanzi sul mare e sul sogno, ai gialli e noir di impronta americana, alle opere di narrativa che nascono come inchiesta sui rischi dei fenomeni vulcanici. Gregori, con la sua prosa lineare, fresca, diretta e incisiva non si occupa di mera fantasia, sebbene i suoi libri abbiano uno spiccato gusto per il poliziesco e il giallo; egli è scrittore che assiduamente si documenta sui libri storici, legge inchieste, indaga il mondo circostante. La base dei suoi libri è difatti la ricerca e precisa di basarsi quasi sempre su un ordito «storicamente verificabile» sul quale ricama «una storia, dei personaggi, una trama». Tra gli autori che maggiormente lo hanno influenzato vi sono: Umberto Eco, Andrea Camilleri, Piero Chiara.

Ha insegnato al Master di Yacht Design organizzato da Polidesign a Milano, al Master dello IUAV di Venezia ed a quello della Tongji Unversity di Shanghai e collabora, inoltre, con diverse riviste del settore professionale in cui opera. Scrive anche articoli di costume su vari periodici firmandoli con l’alias William N. Baskerville. Attualmente vive e lavora nella sua amata Toscana, in un casale sulle colline pisane.

 

golf sesso bugieGolf sesso e bugie

Sembra che solo l’innocuo gioco del golf e un incontro fortuito leghino l’investigatrice Amanda Fornari e l’avvocato Davide Sereni. Invece tra inganni e piccole astuzie i due personaggi si ritrovano coinvolti in un’inchiesta drammatica: dovranno scoprire se la minaccia di affondare la nave traghetto Smeralda è reale.
I giorni intensi che trascorrono assieme segnano le loro esistenze e le vite di centinaia di persone.

 

 

 

 

avviso di pericoloAvviso di pericolo: un romanzo di mare, sul mare

Lo yacht NIV, di proprietà della famiglia Nervi, è in crociera di rientro tra la Grecia e la Sardegna alla fine della stagione estiva. Si tratta di una barca a motore planante di oltre trenta metri. L’armatore, Giorgio Nervi, invita alcuni amici a condividere i pochi giorni di navigazione. Negli stessi giorni una nave malese lascia ca    dere in mare alcuni container per truffare un’assicurazione. Il NIV incoccerà di notte, in velocità tra la Sicilia e la Sardegna, uno di questi manufatti che va alla deriva, semisommerso. Lo yacht affonda rapidamente trascinando con sé l’equipaggio ed il progettista del NIV: per i superstiti inizia un breve ma intenso incubo nel Mediterraneo battuto dal maestrale, in attesa dei soccorsi.
Sullo sfondo una struggente storia d’amore, l’angoscia dei familiari, gli sforzi dei soccorritori, l’eroismo e la solidarietà di chi va per mare, l’indifferenza di alcuni comandanti senza scrupoli. L’opera è stata pubblicata a puntate nell’arco di un anno da International Sea Press, Milano, nel 2009, sulla rivista «Barche».

 

 

quotelatteQuote latte rosso sangue, un noir di ambiente agricolo-politico

Un colpo di pistola, esploso forse per sbaglio o forse intenzionalmente, uccide un giovane agricoltore durante le dimostrazioni contro le quote latte stabilite dall’Unione Europea. Artù Amerio, il padre della vittima, inscena un suicidio per passare in clandestinità e trasformarsi da mite coltivatore diretto in imprevedibile ed incombente minaccia per le tre più altre cariche dello stato, considerate dall’uomo i veri responsabili della morte del figlio.
Tra isterismi istituzionali e attentati preparati con scrupolosa attenzione, la vendetta di Artù Amerio sembra compiersi. Solo il maresciallo Lamberti non si rassegna a credere che Amerio sia scomparso davvero tra le acque del Po. Un noir che critica ferocemente la casta. Il finale è assolutamente irrituale. Il romanzo è stato pubblicato da Felici editore, Pisa, nel 2007.

 

 

o vesuvioO’ Vesuvio nun se ne fotte proprio, romanzo-affresco sull’eruzione del Vesuvio

Il titolo dell’opera evoca l’indifferenza del famigerato vulcano nei confronti del tempo e della civiltà, della politica e della popolazione campana. È l’estate del 2010, anno dei mondiali di calcio in Sudafrica. Lungo tutta la dorsale “calda” della penisola si intensificano diversi fenomeni di vulcanesimo secondario e la zona del Vesuvio e dei Campi Flegrei è interessata da sciami sismici irregolari sempre più forti. L’Osservatorio Vesuviano mette in allarme le autorità centrali senza però che nessun provvedimento venga preso. Solo l’intervento indiretto di un pezzo da novanta della camorra riesce a smuovere l’inerzia del governo che nomina un commissario ad acta. I vulcanologi giungono ad una conclusione univoca: esiste il rischio concreto di un’eruzione pliniana. Alle 8:00 del mattino del 20 giungo 2010, dopo numerosi segni premonitori, il Vesuvio esplode.
L’apocalisse viene descritta attraverso le vicende personali dei personaggi del libro. L’affresco su Napoli e sulla Campania è drammatico e pietoso mentre su tutto svetta l’inettitudine dei governi centrali e locali che dal Dopoguerra in poi non hanno mai provveduto alla messa in sicurezza delle zone circumvesuviane se non con la redazione di risibili «piani Vesuvio». Il romanzo è un atto d’amore verso Napoli e il suo hinterland: l’impianto narrativo è serrato e coinvolgente, i riferimenti scientifici e geologici precisi e documentati. Viene pubblicato da Esse editore, Monza, nel 2009.

 

 

 

 



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