Col cavolo…


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verza

La Brassica Oleracea, più conosciuta come cavolo o verza dal latino“viridi” che significa verde, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Crucifere,  ed è diffusa in Italia in particolare nelle zone centro settentrionali. Nell’antichità grazie alle sue proprietà, veniva considerata addirittura una pianta medicinale. La verza viene raccolta da ottobre ad aprile nel periodo antecedente alla fioritura, pertanto viene considerata un ortaggio invernale; la sua coltivazione avviene, oltre che in pianura, anche nelle zone collinari e di montagna.

Ricca di vitamina C ha proprietà anti ulcera e, per la buona presenza di sali minerali, la verza è anche un ottimo ricostituente e riequilibratore dell’organismo. La vitamina C ha proprietà antiossidanti che sono in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario inoltre contrasta l’attività dei radicali liberi proteggendo le cellule dalla precoce ossidazione. Recenti studi hanno rilevato nella verza la presenza di Sinigrina, un glucosinolato al centro dell’attenzione per quanto riguarda la prevenzione di alcuni tipi di tumore ( vescica, prostata e colon ).

Il decotto ottenuto con le foglie apporta benefici all’organismo in caso di asma e bronchiti; l’acqua che si ottiene dalla cottura della verza, essendo ricca di zolfo, ha invece proprietà curative nei confronti della pelle, soprattutto in caso di infiammazioni e brufoli. La buona quantità di vitamina K fa di questo ortaggio un alimento utile nella prevenzione e nella cura dell’aterosclerosi con conseguenti effetti benefici anche sulla pressione alta; una buona quantità di potassio presente nella verza concorre nell’abbassare la pressione sanguigna. La verza ha anche un buon contenuto di folato il che la rende un alimento consigliato per chi ha problemi di asma ed allergie.  Il beta-carotene contenuto invece apporta benefici alla vista, la visione notturna in particolare, ed alla pelle, mantenendola sana ed elastica; ma la proprietà più importante del beta-carotene è quella che riguarda la prevenzione del tumore al polmone. Fin dai tempi antichi la verza è considerata un ortaggio con proprietà diuretiche ed un valido aiuto in caso di stipsi e grazie alla presenza di clorofilla, apporta benefici in casi di anemia.

E’anche chiamata “Cavolo di Milano” perché fu il primo luogo in cui venne “scoperta” infatti nel milanese è nota la “cassoeula”, un antico piatto tipico a base di maiale e verza. Ma c’è pure la verza di Settimo Torinese,  di San Martino d’Asti, di Vetu, la violacea di Verona, Marcellino, Pasqualino, San Giovanni e Agostano di Asti. Ottima per ottenere i famosi “crauti”.

 

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