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Cavoli tuoi ma attenzione alla cottura

Cavoli tuoi ma attenzione alla cottura
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Sarà perché i bambini nascono sotto il cavolo o l’espressione “fatti i cavoli tuoi” e’ piuttosto diffusa, questo ortaggio ha sempre suscitato curiosità. Evidentemente il cavolo (Brassica oleracea), tipico di questa stagione, e’ legato all’attività’ sessuale visto che Catone ne consigliava l’uso per curare l’impotenza sessuale. Ne esistono più di 400 varietà (cavolo nero, cappuccio, verza, comune, orientale, cavolini, cavolfiore, ecc.)  diffuse in ogni parte del mondo per la grande capacità di adattamento e perché nei periodi invernali è una delle poche verdure naturalmente disponibili. E’ ricco in vitamina A, C, acido folico, fosforo, calcio, ferro e potassio. E’ considerato un antitumorale per eccellenza per cui viene vivamente consigliato come preventivo. Ha proprietà antianemiche, cicatrizzanti, emollienti, diuretiche, depurative, vermifughe. Il cavolo è utilizzato anche nei prodotti di bellezza: combatte l’acne, le scottature solari ed è un valido aiuto contro le screpolature della pelle. Ma un problema c’e’ perché i cavoli sono ricchi di particolari sostanze, i tiocianati, che interferiscono con l’assorbimento dello iodio in persone che hanno problema di funzionalità tiroidea. L’altro aspetto è l’odore sgradevole che si produce quando si cucinano. Infatti, i tiocianati si decompongono provocando la creazione di sostanze maleodoranti e più si procede nella cottura maggiore risulta la produzione di queste sostanze. La soluzione? Cuocere di meno la verdura così si ottengono due risultati: meno odori sgradevoli e minor perdita di sostanze nutrienti.

 

Primo Mastrantoni

 

redazioneBonVivre

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