Un angolo di Giappone presso Villa Borghese


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Visite guidate gratuite al giardino dell’Istituto di Cultura nipponico

 

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Roma – L’elemento caratterizzante il giardino giapponese è l’acqua: acqua come laguna intorno all’edificio che lo ospita  e da cui si contempla in meditazione, acqua che scorre in ripide cascate, come un ruscello di montagna, e che va a depositarsi in uno stagno attraversato da rocce ed isole di pietra, su cui poggiare i piedi per attraversarlo, o da veri e propri ponti dai quali, ancora una volta, ammirarlo con sottile godimento, anche se il punto dal quale si ottiene la miglior vista del giardino acquatico stesso, sorseggiando un thè, è la prospiciente veranda. E’ un’acqua che simboleggia tutto, quella dalla quale siamo costituiti, quella dei fiumi, ma anche quella sconfinata del mare.

Chi voglia vedere tutto questo può farlo comodamente a Roma, senza compiere necessariamente il bel viaggio in Giappone. Ma dev’essere disposto ad una lunga trafila di prenotazioni e di attesa, e ad una visita tanto istruttiva quanto breve: mezz’ora esatta. Avviene presso l’Istituto giapponese di cultura in Roma, il quale organizza con metodo teutonico delle visite guidate gratuite al giardino attiguo all’Istituto nipponico, alle spalle della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, di fronte a Villa Borghese, classico esempio di giardino all’italiana. Già ai tempi del famigerato Asse,  l’allora ambasciatore Yoshida Shigeru ebbe l’idea di realizzare questo istituto; ma non se ne fece nulla fino al 1954, data  dell’Accordo Culturale tra Italia e Giappone, il quale permise finalmente, nel 1961, l’inizio dei lavori di costruzione dell’edificio, il quale, con il giardino stesso, occupa 2.900 mq. Esso fu progettato dall’architetto Yoshida Isoya, il quale, sia pur servendosi del cemento armato, si ispirò all’originale edificio in legno di  stile Heian (IX – XII secolo): pilastri sporgenti come lesene, lunga gronda sovrastante i suoi tre piani, contrasto coloristico tra il bruno dei pilastri stessi ed il bianco delle pareti, finestre a grate, peristilio e scalinata d’ingresso.

Ma a realizzare il giardino intervenne specificamente l’architetto Nakajima Ken, autore anche dell’area giapponese dello splendido Orto Botanico di Roma. E’ interessante notare che qui il giardino tradizionale giapponese viene realizzato con ciliegi, glicini, iris e pini nani, ma anche con i nostri belli e familiarissimi ulivi, mentre le caratteristiche ed indispensabili pietre provengono dalla Toscana.

Giancarlo De Palo

Giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma, via Antonio Gramsci 74: visite guidate gratuite il martedì, giovedì (14.00-16.30) e sabato (10.00-12.30). Telefonare al numero unico di prenotazione 06 94 84 46 55 (9.00-12.30/13.30-17.30 dal lun. al ven. ed il sabato 9.30-13.00).

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