Le 900 meraviglie della Primavera del FAI


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Tornano il 19 e 20 marzo le “Giornate Fai di Primavera” e le occasioni sono tantissime, con oltre 900 visite straordinarie, da Nord al Sud in 380 luoghi d’Italia.

girolamini_napoli

Riservata agli iscritti Fai (ci si può iscrivere anche sul posto) la visita del neorinascimentale Palazzo Turati di Milano con la sua stupefacente Sala di Flora, tappezzata di velluto di seta e affrescata da Mosé Bianchi. Aperture riservate anche della Biblioteca dei Girolamini a Napoli, sotto sequestro dal 2012 dopo il saccheggio che la devastò depredando i suoi scaffali di oltre 4 mila preziosissimi volumi, o nientemeno che i depositi Sing Sing del Museo Archeologico Nazionale, sempre a Napoli, con i suoi bronzi, vetri e porcellane provenienti dagli scavi delle aree vesuviane.

Anche per chi non si iscrive però c’è l’imbarazzo della scelta, dalla visita in esclusiva ad Aosta dell’Area Megalitica scoperta nel 1969 e mai aperta al pubblico, alla scoperta della più antica chiesa rupestre di Santa Maria della Valle di Matera, chiusa da innumerevoli anni. A Roma invece apre le porte l’Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio, con una ridda di cimeli, modelli, plastici, persino il monoplano Bleriot XI che volò in Libia nel 1911, e un particolarissimo macchinario dotato di ‘grandi orecchie’ che veniva usato al fronte per avvertire in anticipo l’arrivo dell’aviazione nemica.

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Milano sarà eccezionalmente aperto il Padiglione Reale della Stazione Centrale, inaugurato nel 1931, per accogliere la famiglia reale, gioiello nascosto e raramente visitabile che nel 2007 è tornato all’antico splendore grazie a un’importante opera di restauro.e nella sala Reale si potrà vedere un parquet con le svastiche che Mussolini aveva fatto montare in vista di uno storico incontro con Hitler.
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Venezia, andando sull’isola di San Giorgio Maggiore si potrà visitare il Teatro Verde della Fondazione Cini, chiuso da anni. Inaugurato nel 1954, è un anfiteatro con gradoni di pietra e ha ospitato le più importanti compagnie di ballo e di teatro del mondo.

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A La Spezia, nel deposito della Fondazione Ferrovie, ci si potrà anche sedere al tavolo di un’antica carrozza ristorante e gustare lo stesso menù offerto ai viaggiatori degli anni Venti.

Le aperture di certi luoghi alcune volte, servono per aiutare i restauri, come per la Villa Zanelli di Savona,  gioiello liberty a picco sul mare. Purtroppo anche per denunciare le condizioni di tesori ineguagliabili, come per la favolosa Cripta normanna della cattedrale di Messina ridotta di fatto a un deposito.

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