Vermeer in mostra al Louvre


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Johannes Vermeer, La Dentellière, vers 1669-1670

Parigi – Non un artista individualista e isolato nel suo mondo inaccessibile, ma l’ispiratore e il costruttore di uno stile, quello della “pittura di genere”: è il volto meno conosciuto di Johannes Vermeer (1632–1675), che risalta però in una mostra-evento al Louvre di Parigi.

“Vermeer e i maestri della pittura di genere”, questo il titolo della straordinaria esposizione presente al Louvre fino al 22 Maggio 2017. La mostra raduna 12 opere del maestro olandese – un terzo della sua produzione totale – accanto ad altre di pittori molto meno noti di lui oggi, ma celebri nel Seicento, noto come il Secolo d’oro della pittura olandese.

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Johannes Vermeer, La Laitière, vers 1658-1659

La mostra, allestita in collaborazione con la National Gallery irlandese e la National Gallery of Art di Washington, è stata realizzata grazie a prestiti straordinari e collaborazioni delle maggiori istituzioni americane, britanniche, tedesche e olandesi.

Vermeer è sempre stato avvolto da un alone di leggenda, è stato dipinto come un personaggio enigmatico, capace di invenzioni ardite, ma imprevedibili ed isolate nella loro ispirazione e nella loro genesi. Per i suoi detrattori, la sua fama – dovuta anche a libri e film che ruotano attorno alle sue opere – è esagerata e in parte dovuta proprio al mito del mistero che aleggia attorno alla sua attività. La mostra parigina vuole dimostrare, accostando le grandi opere di Vermeer – ognuna talmente celebre da poter fare a meno di qualsiasi presentazione – a quelle di artisti come Gerard Dou, Jan Steen o Gabriel Metsu, che il grande pittore era inserito in una rete artistica, composta da colleghi raffinati ed eleganti, specializzati nel rappresentare la vita quotidiana, della quale, in gran parte, era l’ispiratore.




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