L’anima delle cose secondo Jules Van Biesbroeck


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Modena –  Un pittore e scultore a cavallo tra due secoli e tra più paesi. Jules Van Biesbroeck (1873 – 1965) è un artista italo-belga che integra in un tardo romanticismo le influenze dei simbolisti, ma anche il concetto di “anima delle cose”, quella capacità di indagare l’elemento naturale per definire  e comunicare il sentire psicologico.  BPER Banca ha raccolto un importante nucleo di opere proveniente dalla collezione della Cassa di Risparmio di Ferrara e ora lo propone al pubblico nella mostra “Jules Van Biesbroeck. L’anima delle cose” presso gli spazi de “La Galleria” nel centro storico di Modena. L’esposizione – a ingresso gratuito – rimarrà aperta da venerdì 6 dicembre fino a giugno 2020

Cosmopolita e raffinato, a lungo attivo in Italia, Jules Van Biesbroeck (Portici 1873 – Bruxelles 1965) è un pittore e scultore con una rara capacità espressiva. Le sue opere rappresentano una testimonianza interessante dell’attività di questo artista, finora misconosciuta e poco indagata: ora BPER Banca ha raccolto disegni, dipinti e sculture nella mostra “Jules Van Biesbroeck. L’anima delle cose”, a cura di Lucia Peruzzi e Luciano Rivi, allestita a Modena presso “La Galleria. Collezione e Archivio Storico” (via Scudari 9).

La selezione delle opere proposte proviene dalla collezione della Cassa di Risparmio di Ferrara, il cui nucleo principale è stato donato nel 1982 dall’architetto Silvio Gabbrielli di Codigoro, il quale lo ricevette direttamente dall’artista nel 1938. La ricerca, durata quasi un anno, ha portato alla luce dipinti, disegni e sculture sparse in filiali e uffici dell’Istituto ferrarese, ricostruendo il nucleo di Van Biesbroeck e dando così la possibilità ai curatori Peruzzi e Rivi di approfondire gli studi relativi all’artista, pubblicati nel catalogo a corredo della mostra.

L’esposizione è suddivisa in tre sezioni tematiche – mito, corpo e paesaggio – e raccontano al pubblico l’arte di Van Biesbroeck, artista complesso che ha partecipato a sette Biennali d’Arte di Venezia tra il 1903 e il 1926, grazie al critico d’arte Vittorio Pica, estimatore dell’arte francese e “nordica”, e Antonio Fradeletto, segretario generale della Biennale. Nel 1920 e nel 1924 Van Biesbroeck è stato anche membro della Giuria di Accettazione della stessa Esposizione Internazionale.

L’espressione “anima delle cose”, molto in voga tra ‘800 e ‘900, è ciò che “guidava l’artista nel suo lavoro di osservazione e insieme di indagine sul piano emozionale”, come scrivono i curatori Peruzzi e Rivi, accostando Van Biesbroeck alla cultura simbolista.

Con questa mostra si completano i primi due anni di attività de “La Galleria”, che dal 2017 propone esposizioni 0ed eventi legati alla collezione artistica del Gruppo BPER. Per la prima volta vengono presentate opere contemporanee, che dialogano con i dipinti antichi permanenti della Galleria. Sono stati più di 8 mila i visitatori transitati in via Scudari nei primi due anni, a testimonianza del preioso lavoro svolto dell’Istituto, che vuole avvicinare la città e il pubblico alla cultura.

Valorizzazione, conservazione, tutela e fruibilità sono gli obiettivi che BPER Banca persegue con il suo progetto culturale, confermando l’impegno dell’Istituto nella direzione della responsabilità sociale.

Per info consultare  www.lagalleriabper.it



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