Golf: uno sport per tutti.


Add to Flipboard Magazine.

Foto: Fornaciari

Una vera oasi che offre agli appassionati di golf una vacanza di sport e relax in un comprensorio di 70 et­tari situato a 10 km dal mare di Anzio. Il clima mite d’inverno e fresco d’estate permette il gioco tutto l’anno, mentre la vicinanza alla capitale, i dintorni naturalistici, (a 3 km i “Giardini della Landriana”, poco oltre l’”Oasi di Ninfa” ed il Castello di Sermoneta) e le famose località marine, da Anzio al Circeo, Sabaudia e Sperlonga, ne fanno una meta privilegiata del turismo internazionale… Vi Presentiamo l’Oasi Golf Club


Arrivare in  treno:

 

 

 

Un vantag­gio inestimabile, unico in Italia, poter raggiungere questa oasi in soli 35 minuti dal centro di Roma servendosi del treno Roma-Nettuno, con fermata a 10 metri dall’ingresso privato del campo pratica!

Il percorso:

Ispirato dal campione Ugo Grappasonni, vincitore di 2 Open d’Italia, presenta 18 buche par 72, lungo 6.310 metri su un terreno leggermente ondulato, assai piacevole sia dal punto di vista tecnico che da quello paesaggi­stico.  Numerose le buche da ricordare, come la 4, un par 5 di 450 metri con dog leg a sinistra e fuori limite a destra, da cui si ammira il mare di Lavinio, o la insidiosa 11, par 4 di 395 metri, con fuori limite a sinistra e vento sempre contrario, ma  gradevole alla vista per il lago che la attraversa e per il romantico bosco di ulivi a destra.

Tra le strutture accessorie 2 buche executive par 4, una piscina semiolimpionica e 2 campi da tennis.

Nei dintorni: cultura e natura.

L’Oasi Golf Club è un passaggio obbligato per chi giunge dalla capitale per visitare i luoghi dell’approdo di Enea o dello storico sbarco alleato ad Anzio-Nettuno nel 1944. Sul litorale sorge inoltre il grandioso complesso della Villa Imperiale di Nerone con le sottostanti Grotte.

A pochi chilometri dal club visitatori da tutto il mondo affollano le oasi naturalistiche dei Giardini della Landriana, creati da Russell Page, l’architetto dei giardini di Villar Perosa, dimora degli Agnelli, o il Castello Caetani di Sermoneta con il Giardino Oasi di Ninfa, altra meta obbligata per gli amanti dei giardini.

A pochi chilometri anche l’antica Riserva naturale di Tor Caldara, 400 ettari di patrimonio forestale e di sorgenti sulfuree.

La Flora all’Oasi Golf Club:

L’Oasi Golf Club (ex Eucalyptus Golf Club) si estende in un ambiente naturale di grande livello paesaggistico. Nei 70 ettari del sito alloggiano numerosi grandi alberi, già presenti alla nascita dell’azienda agricola, oltre a numerosi altri impiantati durante la costruzione del percorso di golf nel 1988.

40 querce e 20 lecci di grandi dimensioni, alti platani e svariati pini, alcuni giganteschi abeti impiantati nei primi del 900 e 20 grandi robinie. Ancora a coronamento delle buche un centinaio di cupressus goldcrest, cupressus leylandi e cupressus arizonica. Nel parco che circonda la club house 4 grandi magnolie grandiflora di oltre 15 metri non dimostrano i loro 60 anni e passa di età. Ancora nel percorso vediamo numerose specie di alberi tra cui alberi di canfora e grevillea, cedrus deodara e cedrus atlantica, oltre a varie specie di arbusti come i ligustri, il corbezzolo mediterraneo (arbutus unedo) e tra i più antichi anche i tamerici che si colorano di teneri fiori rosa.

A seconda delle stagioni il campo assume tutti i colori dell’arcobaleno: dagli arbusti cinquantenni di lantana dal bel colore giallo rosso, al rosso deciso del callistemon, agli oltre 50 oleandri e alle centinaia di viburni, per non parlare di due grandi mimose gialle e delle rose rosse tea che circondano tutta la piscina. Alcuni caseggiati sono coperti di bougainville rosse e rosa, di fronte ad essi troneggia un gigantesco albero di glicine wisteria il cui profumo inonda tutto il club nel momento della fioritura.

Non dimentichiamo gli odori delle erbe selvatiche mentuccia, rosmarino, maggiorana, lavanda, salvia, timo.

Tra i particolari cespugli si notano l’abelia grandiflora, il lentisco, l’erika , il biancospino, il phormium e le esotiche pampas, ed inoltre  le siepi di lauro e pitosphorum. Ma l’ex Eucalyptus prendeva il suo nome dall’albero più diffuso: circa 500 eucalyptus fanno la parte del leone nel club seguiti da 390 piante di ulivi sessantenni,  che fino agli anni 80 producevano un ottimo olio. Il nuovo circolo però trae il suo nome anche dalle numerose palme presenti: più di 20 washingtoniane, 20 phoenix canariensis, 20 dracaene e 10 chamaerops.

Ma ciò che attira di più l’attenzione dei visitatori nelle varie stagioni sono le numerose piante da frutta: tra una buca e l’altra essi raccolgono direttamente dall’albero, di stagione in stagione, i frutti di melograni, fichi, mandarini, mandaranci, nespole, fichi d’india, prugne e albicocche e more.

Fauna all’Oasi Golf Club:

Di giorno i giocatori spaventano gli animali, tuttavia con l’imbrunire diventano di nuovo i protagonisti del campo, trovando in esso rifugio e riparo dai cacciatori: aironi e anatre di passaggio nei cambi di stagione, fagiani, upupe, tortore, lepri, volpi, donnole, conigli, oltre ai piccoli ricci, e rospi.

Il club inoltre è “pet friendly”: chi vuole porta con sé l’amato cagnolino, gatto o furetto.

Foto: Buca 10 (Cavriani)

 

Per maggiori informazioni: www.oasigolf.it – e-mail: info@oasigolf.it



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati