“Bagna Cauda”


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Tra i piatti tipici piemontesi regna la “Bagna Cauda”,nata dalla tradizione agreste. Il piatto era considerato un pagano ringraziamento alle forze della natura, che contadini e vignaioli istintivamente – nel Medioevo rurale – abbinavano ad un insieme di manifestazioni, curando la ritualità di questo pasto “così singolare e diverso”.

Significa “Salsa calda”, va servita caldissima ma non deve mai bollire. Si intinge qualsiasi tipo di ortaggio ma trova il massimo della complicità con i cardi di Nizza, i peperoni, il sedano, cavoli e ravanelli. Piatto unico, simbolo di amicizia, da consumarsi preferibilmente in una lunga tavolata e servita in tegamini di coccio riscaldati da una fiamma continua.

 

 

 

 

Ingredienti:
2 o 3 acciughe di Spagna, per ogni commensale

50 gr. di burro
2 o 3 spicchi, per ognuno dei consumatori
olio alcuni cucchiai da cucina, per ciascun commensale

Preparazione: tritare finemente l’aglio e immergerlo in acqua per 1 ora, quindi metterlo in un tegame di terracotta insieme alle acciughe dissalate e diliscate a pezzetti, coprendo il tutto con olio e facendo cuocere a fuoco lento, senza che l’aglio prenda colore né l’olio bolla. Mescolare piano e in continuazione con un cucchiaio di legno per ridurre tutto in poltiglia e lasciar cuocere, sempre lentamente, per 10 minuti. Unire il burro, mescolare sempre e, dopo altri 10 minuti di lenta cottura è pronto da servire.



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