La CremAzzurra: una deliziosa ricetta veloce

Ricordate quel pezzo di Gorgonzola piccante su quel ripiano del frigo? O quel Bergader che sta lì e che proprio non sapete come combinare? Consideratevi baciati dalla Dea Ispiratrice del Finger Food: avete infatti il principale ingrediente della curiosa e stuzzicante CremAzzurra, una soffice mousse velocissima e sempre gettonatissima sulla nostra tavola. Un’idea tanto gustosa quanto raffinata che fa sempre piacere al gusto e crea meraviglia al famoso occhio-che-vuole-la-sua-parte.

In un piatto fondo mettete più o meno 80-90 grammi di GORGONZOLA PICCANTE, di BERGADER o di un altro formaggio dal sapore similare; per estensione, va benissimo ad esempio anche il delizioso WeissBlau. con una forchetta robusta sminuzzate sommariamente il vostro formaggio. Aggiungete in un angolo un cucchiaino colmo di RICOTTA VACCINA (ve ne serviranno circa 100 grammi complessivamente, o più secondo il vostro gusto) e iniziate ad amalgamarla con poco Gorgonzola schiacciando i due formaggi insieme con la forchetta, con pazienza. Aggiungete via via altra ricotta a cucchiaini e amalgamatela con altri pezzi di Gorgonzola. Alla fine, con un cucchiaio mescolate bene il tutto con vigore per rendere la vostra crema il più omogenea possibile. Noi la preferiamo così, ma se volete, potete passare prima la ricotta al setaccio per avere un risultato meno rustico e più vellutato.

Aggiungete qualche goccia di colorante alimentare blu, amalgamate bene (io ho usato allo scopo un leccapentole, come potete vedere dalle foto) e la vostra CremAzzurra è pronta da servire in una ciotolina, lasciandola soffice e fioccosa o scegliendo una delle varianti che vi proponiamo.

IL QUID: la ricotta “stempera” il sapore del Gorgonzola piccante o del Bergader senza sminuirli. Attenzione alle proporzioni con la ricotta. Aggiungetene o toglietene un po’ secondo il vostro gu-sto. Tenete sempre conto che le salsine devono avere un sapore piuttosto sapido, perché vanno spalmate sul pane o sui craker che diminuiscono la percezione del sale sulla lingua.
IL TRUCCO: accentuate senza timore l’azzurro di questa mousse senza timore, altrimenti vicino agli altri piatti risulterà, per contrasto, grigina e quindi poco attraente.
Se avete anche del colorante giallo, aggiungetene solo 1 o 2 gocce per ottenere, anziché l’azzurro, un fantastico turchese: immaginate l’espressione dei vostri ospiti!
Il colorante alimentare lo trovate facilmente nei supermercati, nella zona della decorazione dei dolci dove ci sono anche la vaniglia, l’acqua di fiori d’arancio, la granella di zucchero, eccetera.

LE VARIANTI SQUISITE: spero tanto che abbiate in casa del pane di segale, quello scuro scuro fatto con i semi interi che si deve conservare in frigo ben al riparo dall’aria. Sminuzzatene una fet-ta e mescolatela alla CremAzzurra e riempite con questo composto dei biccherini da finger food che decorerete a piacere: daranno davvero una nota curiosa alla vostra tavola. Per esaltare ancor di più l’ “azzurrità” di questa preparazione, ho aggiunto sopra il bicchierino un cucchiaio di yogurt bianco (appena insaporito con sale, pepe bianco e poco EVO), pane di segale spezzettato e qual-che filetto di buccia di limone. Ho pensato dopo che, sempre per motivi estetico-cromatici, avrei potuto mettere anche 2 o 3 fogliette di rosmarino o qualcosa di arancione come ad esempio una losanga ricavata da una lunga fettina di carota.

Oppure potete servirla su quadrati di pane bianco appena tostato , distribuendola a “fiocchi” cioè senza spalmarla ma semplicemente appoggiandone un buon cucchiaino sopra il pane: molto coreografico. Mi raccomando usate il pane bianco: il sapore non prevarrà sulla delicatezza della mousse e soprattutto ne valorizzerà il colore.

Potete aggiungere, come esaltatore del sapore “blu” del Gorgonzola o del Bergader, appena un pizzichino di aglio in polvere: il risultato è stupefacente. Non lascatevi fuorviare dall’assaggio al momento: dopo un po’ la crema si “innamora” dell’aglio e se ne mettete più di un pizzico prevale troppo. In ogni caso, questa variante ve la consiglio caldamente.

Maria Chiara Trombetta