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Per una notte di vero riposo non c’è letto migliore del proprio

Per una notte di vero riposo non c’è letto migliore del proprio
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Nessun posto è come il proprio letto per una notte di relax. E’ quanto emerge dall’indagine condotta dalla National Sleep Foundation, associazione no profit statunitense, sulla correlazione tra l’ambiente in cui si dorme e la qualità del riposo. Più di tre quarti (76%) degli intervistati ha dichiarato di trascorrere una buona notte di sonno almeno qualche notte a settimana. Gli elementi considerati più importanti per raggiungere questo risultato sono, per 9 su 10 (93%), materassi e cuscini, seguiti da lenzuola (86%) e da una stanza silenziosa (74%) e buia (73%). «Dall’indagine risulta che gli americani hanno il controllo della propria stanza e sono soddisfatti del risultato – afferma Alberto Bergamin, amministratore delegato di Tempur Italia, multinazionale americana leader del riposo -. Una situazione che può essere sovrapposta a quella dell’Italia, dove la cultura del buon dormire ha fatto, negli ultimi anni, molti passi avanti. Anche da noi c’è la consapevolezza che materasso e cuscino sono gli elementi più importanti per riposare bene e che devono essere sostituiti periodicamente: il materasso dopo 10- 15 anni, il cuscino dopo tre».
Anche se per molti americani il sonno è una priorità, ancora troppi lamentano di avere problemi a dormire. Quattro su dieci (41%) riportano di trascorrere almeno qualche notte alla settimana a girarsi di continuo nel letto, mentre un quarto degli intervistati (24%) dichiara di essere disturbato almeno qualche notte alla settimana dai movimenti del partner.
«I motivi che portano a non dormire bene sono diversi e devono essere cercati anche nelle abitudini che si hanno durante il giorno: una cattiva alimentazione o una vita troppo sedentaria e stressata possono contribuire al problema – afferma Bergamin -. Tuttavia, se ci si sveglia più stanchi di quando si è andati a letto o con il mal di schiena, vuol dire che c’è qualche problema nel letto. Un sostegno adeguato, infatti, risolve questi problemi, non li aggrava. La tecnologia ci permette di avere a disposizione materiali che garantiscono comfort, che sono elastici e allevia pressione, soprattutto se il materasso si combina con il giusto guanciale e con le reti composte di ammortizzatori montati su doghe a zone di portata differenziata»
Un altro fattore che può disturbare il riposo, è la presenza di apparecchiature elettroniche nella stanza: 9 americani su 10 hanno una sveglia sul comodino (89%); molti (71%) hanno la televisione in camera, e di questi l’11% la lascia accesa tutta notte. Quasi 4 su 10 (39%) dicono di avere un computer in stanza e il 3% non lo spegne. «Togliere i dispositivi dalla camera migliora il riposo – conclude Bergamin -. Se proprio non è possibile, invitiamo almeno a spegnerle».

 

redazione

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