Como. La notte magica di Villa Olmo graffiata dalla cialtroneria
Incantevole Villa Olmo e il suo parco prospiciente il lago. Le luci mettono in evidenza lo splendore della Villa affacciata a uno scenario mozzafiato, un presepio che si arrampica sulle montagne, il lago che riflette i bagliori. Nelle serate estive un bar con tanto di musica dal vivo, circondato da piccole fiaccole, invita a sedersi in questo meraviglioso luogo. Sui tavolini i menù. E qui finisce la fiaba. Arriva un maldestro cameriere, chiediamo dei caffè. No, non si possono avere. Allora passiamo a un cocktail, chiediamo un Alexander. No, non si può avere. Quindi cerchiamo di abbreviare la lista dei no, e chiediamo un consiglio. La risposta è vaga, cerca di propinarci un long drink di frutta. Con questa temperatura proprio un beverone da litro non si addice. Scegliamo un martini rosso e un mojito. Dopo pochi minuti già la musica non si sopportava più, pedante e pressante, completamente fuori luogo. Arriva il cameriere barbuto e trasandato, e appoggia sul tavolo due bicchieri di plastica pieni di ghiaccio con un qualche cosa di alcolico che poco aveva a che fare con la nostra richiesta. Il conto: 11 euro. Denaro che avremmo speso volentieri per un caffè e una buona musica. Che peccato, tanta beltà surclassata dalla cialtroneria di chi in un solo minuto ha saputo rovinare una serata.
E.F.
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